My Love Story with Yamada-kun at lv999: la recensione
Essere piantati è sempre difficile, ma essere lasciati e sostituiti da un’altra persona conosciuta su un videogioco online è decisamente un colpo all’autostima. E Akane-chan lo sa molto bene.
My Love Story with Yamada-kun at lv999 è ciò che fa per voi se volete annegare la tristezza di un cuore spezzato mangiando gelato e guardando Crunchyroll. Già, perché nel palinsesto primaverile della nota piattaforma streaming sono state raccolte alcune novità davvero interessanti.
L’adattamento anime di Morio Asaka è certamente uno di questi. Dal manga Loving Yamada at Lv999! (Yamada-kun to Lv999 no Koi wo Suru) di Mashiro ha avuto origine una serie tv composta da 13 episodi. L’anime, prodotto dallo Studio Madhouse, è andato in onda dal 1° aprile al 24 giugno 2023.
Il Character desing è di Yasuhiro Nakanishi (composizione serie di Kaguya-sama: Love is War – The First Kiss Never Ends e A Couple of Cuckoos), mentre Tomoyuki Shimizu è il direttore artistico (celebre per Wolf Children – Ame e Yuki i bambini lupo (2012), Tokyo Mew Mew (2002) e Gekijouban Hunter x Hunter: Fantomu rûju (2013)).
Il gamer ikemen e la newbie universitaria
Il titolo My Love Story with Yamada-kun at lv999 di certo non lascia molto all’immaginazione e sebbene la trama sia semplice, riesce comunque a tenere lo spettatore incollato allo schermo.
Protagonista indiscussa è Akane Kinoshita – doppiata da Inori Minase -, un’universitaria ventenne che scopre il mondo dei videogiochi online grazie al fidanzato-poi-diventato-ex Takuma. Infatti, spinta dall’ex, inizia a giocare al MMO Forest of Saviour, dove incontra uno strano personaggio dai capelli afro.
Poco dopo, la ragazza scopre di un evento dedicato interamente a FoS e decide di partecipare pensando di imbattersi in Takuma. Questo è proprio ciò che accade, ma il ragazzo è accompagnato dalla nuova fidanzata e Akane scappa piangendo, scontrandosi con un bellissimo ragazzo dagli occhi blu. Lo sconosciuto la aiuta ad alzarsi e in quel momento arriva la coppietta felice, che li vede. Takuma riconosce Yamada, che si rivela essere un famosissimo pro-gamer.
Akane decide, allora, di approfittare della situazione e fingere che Yamada sia il suo nuovo fidanzato. Non solo, si scopre anche che il gamer non è altri che il wizard afro di FoS. Dopo l’imbarazzante incontro, ritroviamo i due protagonisti seduti ad un tavolo, con una Akane decisamente alticcia. Talmente tanto da addormentarsi e risvegliarsi… nel letto di Yamada.
Già dai primi episodi la trama si sviluppa in maniera piuttosto fluida. Tutte le situazioni vengono sciolte molto in fretta e non è difficile anticipare le “rivelazioni” e i colpi di scena. Nonostante ciò, lo spettatore non può fare a meno di continuare a guardare come si evolve la conoscenza di Akane e Yamada puntata dopo puntata. Punto forte dell’anime, infatti, sono proprio i due protagonisti, così diversi nell’atteggiamento, ma allo stesso tempo simili sotto molti aspetti.
Entrambi sono stati caratterizzati in maniera approfondita e realistica. È facile potersi immedesimare in loro e comprendere i loro sentimenti e pensieri. Yamada, a primo impatto, sembra freddo e distaccato. Rispecchia quasi lo stereotipo di gamer nerd con difficoltà a relazionarsi con gli altri e, soprattutto, con le ragazze. Nulla potrebbe essere più lontano dalla realtà: sebbene non abbia alcun tipo di filtro e spesso risulti rude nella sua estrema sincerità, Yamada ha un cuore buono e si preoccupa molto per gli altri.
Nel corso della serie lo vediamo impegnarsi tanto e non negare mai un aiuto a chi lo chiede: le sessioni di tutoring per Runa anche durante la propria sessione d’esami; l’aver aggiustato il pc ad Akane senza chiedere nulla in cambio e in diverse scene lo vediamo aiutare i compagni di classe. Pur essendo incredibilmente popolare per la sua bellezza e intelligenza, Yamada è molto riservato, non ostenta mai le sue abilità e persino la sua bravura da pro-gamer non sembra rivestire particolare interesse per lui. È un tipo a tratti timido e difficilmente si apre con gli altri, tenendosi tutto dentro.
D’altra parte, Akane è estremamente solare e socievole. Non ha paura di mostrare le sue emozioni, che si tratti di tristezza o felicità, si preoccupa, ascolta e comprende gli altri, scusandosi quando sbaglia. Ciò la rende un personaggio maturo, a dispetto della sua giovane età. Vive da sola e questo non fa che acuire il suo senso di responsabilità, che, però, a volte si eclissa per lasciar uscire i lati più “stupidi” tipici di una ventenne (partecipare all’evento nella speranza di vedere l’e, il finto fidanzato per vendicarsi dell’ex, l’ubriacarsi ogni 3×2…).
La gilda Choccolate Rabbit
Ovviamente Yamada e Akane non sono soli in questa avventura. My Love Story with Yamada-kun è costellato di personaggi secondari ben definiti.
Dato che FoS fa da background per buona parte dell’anime, non poteva mancare la gilda alla quale appartengono i protagonisti. La gilda Choccolate Rabbit è composta da altre tre persone: i fratelli Eita e Runa Sasaki e il sig. Takezo Kamota. Eita, capo della Choccolate Rabbit, è sempre disponibile ad aiutare tutti sia dentro il gioco che fuori. Si potrebbe definire come il migliore amico di Yamada, sebbene lo vediamo spessissimo mettersi in contrapposizione al ragazzo, cercando di spingerlo fuori dalla sua comfort zone e mettendolo in situazioni imbarazzanti con la stessa Akane.
Di indole gentile e solare, Eita non nasconde, però, lati più aggressivi – eclatante l’episodio 5 durante il quale il ragazzo e Kamota salvano Akane da un finto appuntamento andato male – e severi, come quando rimprovera Runa per i suoi comportamenti da bimba viziata. Infatti, scopriamo ben presto che si è assunto il ruolo di “genitore” di Runa, lasciando intendere di averla cresciuta da solo. Appena diciottenne, eppure rivela una grande maturità e comprende gli altri più di quanto mostri in realtà, nascondendosi dietro sorrisi e atteggiamenti da otaku stereotipati.
Accanto a lui troviamo la sorellina minore, Runa, studentessa delle medie. Il suo personaggio ha un carattere in apparenza forte, distaccato e cattivo. Per questo viene evitata dalle sue compagne di scuola, mentre i ragazzi la notano per la sua bellezza. Inizialmente restia ad accettare nuovi membri nella gilda – e per questo cerca in tutti i modi di far andare via Akane – e gelosa della sua conoscenza con Yamada, successivamente cambia, affezionandosi alla ragazza e passando moltissimo tempo con lei. È così che Runa comincia a trattare Akane come una sorella maggiore, a cui chiedere consiglio e a cui rivolgersi quando le accade qualcosa di spiacevole. Il tuo carattere rispecchia a 360° quello di una qualsiasi ragazzina delle medie: impulsiva, vendicativa, ma con un cuore buono e sensibile.
Last but not least, troviamo Takezo Kamota. Un simpatico signore sulla sessantina amante all’inverosimile di fiori e fragole. Nonostante sia il membro adulto del gruppo, la sua indole timida e fifona lo rende protagonista di siparietti buffi e, forse a causa di ciò, può essere preso poco seriamente dallo spettatore. Kamota è un personaggio buono dalla testa ai piedi: a differenza degli altri non si comporta mai scorrettamente e si preoccupa sempre del benessere di chi lo circonda. Motivo per cui i suoi consigli gli valgono il rispetto dei componenti della gilda. Di lui si sa molto poco rispetto agli altri personaggi, se non che è benvoluto da tutti ed è popolare nella sua cerchia di conoscenze.
Al gruppo di personaggi secondari si aggiunge Momoko Maeda interpretata da Saori Ōnishi. Migliore amica e collega universitaria di Akane, Momo-chan è disperatamente alla ricerca di un fidanzato. I siparietti durante i goukon (appuntamenti al buio di gruppo) spostano l’attenzione su di lei e fungono da spazio per conoscere meglio il suo personaggio. Durante gli appuntamenti, infatti, si capisce molto del suo modo d’essere e di pensare: decisa, disinibita, socievole, spiritosa e disponibile. In lei Akane trova sempre conforto e un punto di riferiemento. Anche di Momoko, come di Takezo, si sa poco della sua situazione familiare e del suo background.
My Love Story with Yamada-kun at lv999
Sembra, ormai, che Crunchyroll si diverta a creare titoli sempre più lunghi per gli anime disponibili sulla piattaforma. E questo non fa eccezioni, sebbene la storia abbia almeno altri due titoli – decisamente più brevi.
L’adattamento trae origine dal manga di Mashiro Loving Yamada at lv999! serializzato sul sito web Ganma! di Comic Smart a partire da marzo 2019. Titolo originale in giapponese è Yamada-kun to Lv999 no koi o suru, che letteralmente può tradursi in “Innamorarsi di Yamada-kun al livello 999“.
L’anime copre perfettamente il manga fino al capitolo 41, ovvero tutto l’arco narrativo dei primi 4 albi con l’aggiunta del primo capitolo del quinto volume. Attualmente sono stati pubblicati 7 tankōbon, che raccolgono ben 96 capitoli, anche se la storia risulta ancora in corso. Questo è sicuramente uno dei pro della serie. Da un lato, l’ampio materiale per una futura-quanto-probabile seconda stagione, dall’altro la trepidazione di molti lettori di vedere animate certe scene – tipo il famoso capitolo 69.
Dal punto di vista tecnico, le animazioni sono realizzate perfettamente. I movimenti così come le scene si susseguono fluidamente, il ritmo è perfettamente bilanciato fra momenti di calma, spezzoni divertenti e atmosfere più serie e riflessive. Ambienti e personaggi sono abbastanza dettagliati e resi in maniera verosimile: dal cambio d’abito di tutti i personaggi, alle caratterizzazioni di ogni singolo locale in cui si svolgono gli avvenimenti.
A livello di trama nulla è lasciato al caso. Ogni nodo viene sciolto relativamente in poco tempo, senza però risultare frettoloso. Questo bilanciamento si esplicita ancora di più se si pensa all’evoluzione lenta, ma costante delle relazioni all’interno del gruppo e dei singoli membri con persone esterne. Esempio cardine di ciò è proprio il sentimento che nasce fra Akane e Yamada. Entrambi si rendono conto di cosa provano riflettendo, rivolgendo domande a se stessi e – indipendentemente l’uno dall’altra – accettando e dichiarando i propri sentimenti.
Nei 13 episodi della prima stagione – al momento – non risultano esserci buchi di trama, sebbene, come già anticipato, manchino alcuni particolari della vita privata dei personaggi secondari e dello stesso protagonista Yamada. Nonostante ciò, l’anime riesce a invogliare lo spettatore a continuare la visione e a far sorgere abbastanza curiosità da alzare l’hype per scoprire cosa succederà puntata dopo puntata.
#IN BREVE
My Love Story with Yamada-kun at lv999 è uno degli adattamenti romcom più azzeccati del palinsesto primaverile di Crunchyroll. La maturità e la caratterizzazione approfondita, la verosimiglianza di atteggiamenti e avvenimenti rendono facile allo spettatore empatizzare con i personaggi e immedesimarsi nelle situazioni.
La fluidità armoniosa dell’animazione rende il tutto scorrevole, senza scadere nella fretta e senza buchi di trama. Ogni cosa si incastra perfettamente e spinge a voler sapere sempre di più.