Il regista candidato all’Oscar, Koji Yamamura, realizza un cortometraggio anime VR

Koji Yamamura cortometraggio
Yōko Ogawa ha scritto la storia per il cortometraggio di 35 minuti “My Inner Ear Quartet”, realizzato in inglese/giapponese

La Kodansha VR Lab ha annunciato che Koji Yamamura, regista candidato all’Oscar nel 2003 per il corto Monte Testa, ha completato il cortometraggio anime in VR “My Inner Ear Quartet” (“Mimi ni Sumu Mono”). L’anime dura circa 35 minuti e sarà presentato, come altre sue opere, in giapponese ed inglese. La pellicola, che presenta una storia scritta da Yōko Ogawa, vincitrice del premio Akutagawa, è attualmente in fase di presentazione ai concorsi dei festival cinematografici, sia interni sia esterni al Giappone.

La trama del corto viene così presentata:

Cosa vive nell’orecchio di un ragazzo solitario? Perché, poi, nell’orecchio di un ragazzo … ?

Ogni giorno un giovane socialmente isolato scavava la terra e raccoglieva ciò che trovava in una scatola di biscotti. Il giovane era solito prender nota, su un taccuino, delle voci che sentiva provenire dagli oggetti così trovati. All’interno delle orecchie di questo ragazzo vivono quattro musicisti e due gamberetti del Cestello di Venere, che suonano e ballano in riposta alle sue lacrime. Di conseguenza lui scuote la scatola di biscotti, piena degli oggetti trovati.

Il ragazzo è cresciuto così. Divenuto adulto è diventato un venditore di apparecchi acustici e non  ha più sentito quelle voci isolate provenire dagli oggetti, né ha più versato lacrime. Un giorno, però, affascinato da una spilla a forma d’uccello fatta a mano, il cui ritrovamento in un campo di internamento giapponese-americano è stato mandato in onda al telegiornale, egli intraprende un viaggio per raccogliere nuovamente voci solitarie. Cosa finirà col trovare?

Koji Yamamura cortometraggio

Il corto, interpretato da Masaki Okada, è narrato in inglese da Daman Mills, mentre Nicholas Young interpreta un ragazzo. Altri membri noti dello staff sono Kenji Ishimaru (Godzilla: Planet of the Monsters), il produttore, e Yoshinobu Noma, il produttore esecutivo. Gee Yeung è il direttore della CG, Masataka Ota è il direttore del suono, Koji Ueno è il compositore e Yumiko Kano è la line producer. Infine, Jorge Pedrero Reyna è l’ingegnere capo Unity e Yui Tamanaba è il direttore di produzione.

Qualche informazione sul Maestro

Yamamura è un professore presso il Graduate School of Film and New Media, dell’Università delle arti di Tokyo, ed un animatore indipendente. Il maestro è noto soprattutto per i suoi cortometraggi che, a partire dal 1987, ha fatto uscire a cadenza quasi annuale fino al 2011. Dopo una pausa di 10 anni, nel 2021 è tornato con il lungometraggio Dozens of Norths .

Il film, in originale intitolato Ikuta no Kita, ha vinto il premio Contrechamp all’Annecy International Animation Film Festival dello scorso anno. Due altri riconoscimenti ricevuti dalla pellicola sono il Gran Premio per i lungometraggi all’Ottawa International Film Festival (OIAF) dell’anno scorso e il Premio della giuria al Concorso internazionale per i lungometraggi al Buncheon International Animation Festival dello scorso anno.

Nel 2003 Yamamura ha anche ricevuto una candidatura all’Oscar per il corto “Mt. Head”, che purtroppo, però, non ha vinto.

Gli altri titoli premiati e nominati dell’animatore includono “Muybridge’s Strings”, “A Country Doctor”, “Satie’s Parade” e “Notes on Monstropedia”. Lo stesso Yamamura ha ricevuto il Kawakita Award nel 2012.

Cinque anni più tardi, invece, l’agenzia per gli affari culturali del governo giapponese ha conferito all’animatore il Cabinet Minister Award nella categoria belle arti multimediali dei “Premio di raccomandazione del Ministero dell’educazione, cultura, sport, scienza e tecnologia delle belle arti”. Inoltre, nel 2022 l’evento della 16a Biennale dell’Animazione di Bratislava, in Slovacchia, gli ha assegnato il Prix Klingsor, un premio alla carriera assegnato ad “una personalità significativa, le cui opere collegano perfettamente qualità artistiche e cinematografiche e raggiungono l’attenzione dei bambini”.

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Appassionata di scrittura ed innamorata della cultura giapponese, trovo ispirazione sia nei racconti in cui mi immergo sia nei videogiochi che esploro. Attraverso manga, anime e la ricca tradizione artistica del Giappone, coltivo la mia creatività e la mia curiosità per mondi nuovi e avvincenti.

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