Videogiochi con colpo di scena folle: 3 finali inaspettati

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La forza di un racconto nel videogioco

Perché trattare videogiochi con colpo di scena folle? Beh, è presto detto: da quando il gioco è riuscito a imporsi anche come veicolo di narrazione, le storie memorabili da vivere si sono moltiplicate a dismisura, e vale la pena evidenziarle e recuperarle. Un buon racconto ha infatti la forza di lasciare il segno nella storia personale di un individuo, oltre che in quella del medium.

Oggi è nostro desiderio proporvi tre titoli di questo genere. Per non pregiudicare la lettura, per ogni nome ci sarà una prima parte il più possibile spoiler-free, e una seconda parte anticipata da un avviso “Spoiler” che illustra il plot twist! Buona lettura e occhio alle anticipazioni!

videogiochi con colpo di scena

Braid – Il dolore di tornare sui propri passi

La storia di Braid è, almeno in principio, molto semplice e basilare: Tim, il protagonista, è in cerca della sua principessa rapita. In un’avventura platform dalla colonna sonora meravigliosa e dai toni onirici, per arrivare al proprio obiettivo il nostro personaggio avrà dalla sua uno straordinario potere: riavvolgere il tempo.

Questo è un elemento importante sia dal punto di vista del gameplay sia da quello metaforico, dato che in entrambi i casi il fine è di ritornare sui propri passi. Oltre a dare l’opportunità di ritentare le sequenze di gioco, il viaggio di Tim è anche un percorso esplorativo nel proprio passato, nelle proprie scelte e le conseguenze scaturite. E ciò che il giocatore scoprirà ha dell’incredibile, tanto da meritarsi un posto nella nostra lista di videogiochi con colpo di scena forte.


SPOILER ALERT!

Nel livello finale del gioco, la principessa riesce a sfuggire dalle grinfie del proprio rapitore, e scappa via da lui. Questa, in una sequenza a tempo, cercherà di aiutare Tim, abbassando leve ed aprendogli nuovi percorsi per far sì che i due possano incontrarsi. Ma c’è qualcosa di strano. Gli effetti sonori sembrano all’inverso, ed alcuni oggetti sembrano non rispettare la fisica. Il protagonista, una volta arrivato vicino alla stanza della sua principessa, (ri)scopre l’amara verità che forse ha cercato di nascondersi o dimenticare. La ragazza non voleva essere salvata da Tim, che probabilmente era per lei una figura negativa.

Tutta questa parte si svolgeva in realtà nel tempo riavvolto, al contrario di tutto il gioco. Il livello riparte facendoci fare lo stesso percorso ma a ritroso. Il protagonista cerca di raggiungere l’amata, ma questa non fa che scappare da lui. I percorsi che quest’ultima prima aveva aperto a ritroso, adesso invece tendono a chiudersi nuovamente, ostacolando il suo inseguimento. Alla fine, la principessa si getta tra le braccia di colui che sembrava il proprio rapitore, fuggendo insieme a lui. 


FINE SPOILER

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Spec Ops: The Line – Accettare le responsabilità delle proprie azioni

Questo titolo prendeva fortemente le distanze dalla classica struttura narrativa dei TPS, entrando a gamba tesa nella nostra piccola lista di videogiochi con colpo di scena. In Spec Ops: The Line racconta l’instaurazione di un regime militare fortemente autoritario a Dubai da parte di Konrad, un personaggio che doveva originariamente portare salvezza e ordine. Il protagonista del gioco, Walker, diventa ossessionato dall’idea di raggiungere e fermare Konrad, portando a compimento numerose atrocità che non sembrano far bene alla sua stabilità psicologica.

Il gioco, infatti, più volte cerca di rappresentare tale disagio, anche con quelle che possono sembrare rotture della quarta parete. E Konrad sembra mettere alla prova l’integrità mentale di Walker più e più volte, fino alla follia, sia attraverso prove che con i suoi discorsi.


SPOILER ALERT!

Konrad in realtà è morto ben prima dell’inizio del gioco. Walker, a causa di tutta la violenza da lui scatenata anche sui civili per via della sua ossessione, ha finito per impazzire, proiettando verso l’esterno le proprie atrocità e le proprie colpe. Il contatto audio con Konrad era frutto di fantasia, e le “prove” erano semplicemente frutto di allucinazioni visive e sonore. Tutto viene realizzato dal protagonista nel momento in cui raggiunge il palazzo in cui pensava fosse il dittatore: lì, al suo posto, si confronta con la propria proiezione mentale di Konrad che gli svela la verità e, dunque, il cadavere del vero Konrad.

A quel punto, Walker ha a disposizione due possibilità. Può scegliere di suicidarsi, crollando per il senso di colpa, o di uccidere la proiezione mentale di Konrad, accettando l’accaduto. A quel punto, viene ritrovato da una squadra di soccorso, e avremo altre due scelte: possiamo arrenderci, il che palesa da parte di Walker la consapevolezza della propria condizione mentale, oppure attaccare la squadra, facendo intuire che il protagonista ormai è completamente vittima della sua follia.


FINE SPOILER

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BioShock Infinite – Un singolo istante determina chi siamo

«Portaci la ragazza e annulla il debito». Così inizia BioShock Infinite. Una singola istruzione, chiara e diretta, per un protagonista dai ricordi confusi e smarrito, nonostante abbia una certa risolutezza. Booker DeWitt, infatti, si ritroverà presto nell’utopia nel cielo Columbia fondata dal patriarca religioso Comstock al fine di recuperare una ragazza di nome Elizabeth, arrivando a conoscere i lati oscuri della città.

Una volta conosciuta, però, Booker instaura con Elizabeth un rapporto speciale. La ragazza ha poteri al di là delle possibilità di un normale essere umano, e Comstock sembra voler ostacolare a tutti i costi il suo recupero. Ben presto, si ritroveranno a conoscere di più sul passato di Comstock, della città e delle enigmatiche figure che sembrano non rispettare le leggi dello spazio e del tempo. E a quanto pare tutti gli attori di questa storia sono in qualche modo collegati…


SPOILER ALERT!

Booker DeWitt è Comstock. Durante il gioco, si scopre che Elizabeth è una ragazza in grado di aprire degli squarci nello spaziotempo, che portano ad altre realtà, e che Booker è stato in guerra a Wounded Knee prima di intraprendere la sua avventura a Columbia. Durante quello sterminio, egli è stato uno dei guerrieri più crudeli, tanto da essersi poi avvicinato alla religione per provare ad espiare le proprie colpe. In alcune realtà, Booker ha accettato di “rinascere” in una cerimonia battesimale cambiando identità per rompere col passato. Quello è il momento in cui è nato Comstock. Il Booker che impersoniamo, invece, è quello che durante il battesimo ha deciso di sottrarsi del tutto al percorso religioso che aveva pensato di intraprendere. Il plot twist è di estremo impatto, uno dei migliori tra i videogiochi con colpo di scena memorabile.


FINE SPOILER

Classe '92 senza esserne pienamente consapevole, mi nutro di videogiochi, fumetti e prodotti video sin da quando ho memoria. Dato che non finirò tanto presto, perché non discuterne?

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