Wistoria: wand and sword, un assaggio del primo volume
Wistoria: wand and sword, manga scritto di Fujino Ōmori e Toshi Aoi, ci immerge in un mondo fantasy di magia e combattimenti. In un mondo in cui i maghi proteggono la pace e l’ordine sociale, il piccolo Will Serfort desidera raggiungere il prestigioso livello dei migliori stregoni.
«Allora vediamo, serve qualcuno che faccia una dimostrazione…»
Così si apre il primo volume di Wistoria: wand and sword, un fantasy d’avventura pubblicato da Musubi edizioni.
Grandi aspirazioni, per piccoli maghi
Ci troviamo tra i banchi dell’Accademia di magia Rigarden. Capo chino a scrivere sui libri, Will Sefrort cerca di farsi piccolo e scomparire nella speranza che non venga scelto lui come mago per la dimostrazione. Ma il professor Serfence lo ha già preso di mira.
Will è un allievo molto particolare all’interno dell’Accademia. Uno zelo incessante nei confronti dello studio e degli esercizi pratici, ma non una briciola di magia in corpo.
Questo non gli rende la vita semplice. Alcuni compagni di classe lo prendono di mira, così come il professor Serfence. Una dinamica di marginalizzazione dello studente diverso, che rispecchia molto le classificazioni del loro mondo. Nell’universo di Wistoria, infatti, ci sono nette divisioni che potremmo definire sociali, se non addirittura razziali. Da una dialogo con il professor Sefence scopriamo, che all’interno della storia e della mitologia di questo mondo, si sono combattute guerre secolari tra specie diverse. Sul campo di battaglia troviamo nani, elfi, maghi e guerrieri.
Ed è proprio il mondo dei maghi ad essere il più elitario. Di fatto, ci sono nette
distinzioni non solo tra chi è dotato di poteri magici e le altre specie, ma all’interno della stessa classe dei maghi. In cima alla piramide sociale ci sono i Magia Wander, i maghi più potenti dell’universo di Wistoria.
Secondo la leggenda questi maghi sarebbero arrivati in soccorso delle persone molto tempo fa, in un tempo in cui l’oscurità regnava sovrana e il cielo non era neanche conosciuto. Il mondo era minacciato dagli invasori celesti, ma cinque potentissimi maghi sono arrivati per respingere la minaccia. Sconfitti gli invasori, sigillarono il cielo permettendo alla pace di regnare.
Una promessa d’amore
Quello dei Magia Wander è il rango più importante e ambito, ma Will è determinato a raggiungere il loro livello. Ma non è la sete di potere il motore della sua lotta perseverante all’interno del mondo magico, ma l’amore. Il suo obiettivo, infatti, è raggiungere la bellissima e solitaria principessa di ghiaccio. Una figura eterea che veglia dall’alto della porta dei cieli.
«era solo una promessa infantile … ma lei faceva sul serio. Grazie al suo talento è diventata la più giovane magia Wander di sempre, ed è salita in cima alla torre … e io non son nemmeno nella media, sono addirittura privo di qualsiasi talento»
La principessa di ghiaccio infatti è un’amica d’infanzia di Will, a cui è legato da una promessa fatta anni prima. Nell’ammirare il cielo, sognavano la luna, il sole e bellissimi tramonti. Un sogno che li spingeva a credere di poter raggiungere quella dimensione così lontana.
Ingegno, conoscenza e…
La storia di Will – almeno inizialmente –richiama molti parallelismi con il mago più famoso della letteratura, Harry Potter. Oltre ad una somiglianza fisica (i capelli scuri e i famosi occhiali da vista tondi), ci sono alcune dinamiche che si ripetono. Sia Harry che Will vengono presi di mira da un professore cupo e severo, che cerca di testare i suoi studenti anche a costo di metterli in pericolo. Anche in Wistoria troviamo il classico trio di piccoli bulli, capeggiati da uno studente geloso e arrogante, ma anche un professore complice del ragazzo che lo aiuta a superare i propri limiti.
Ritorna sulla scena un topos particolarmente utilizzato nel mondo dei manga, la costante lotta tra talento innato e duro lavoro. Con una forza di volontà che lo spinge oltre i suoi limiti, un impegno costante nello studio e una straordinaria abilità fisica, infatti, Will riesce a raggiungere livelli di combattimento degni dei migliori maghi.
Il suo campo di esercitazioni è il dungeon, un luogo all’interno dell’Accademia in cui gli studenti vengono messi alla prova combattendo e uccidendo mostri di varia natura in cambio di alcuni crediti formativi.
Will in questo campo è imbattibile, da timido e impacciato studente, si trasforma in un guerriero dalle agilità strabilianti, capace di annichilire mostruose entità.
In questo senso, il suo talento non viene dato per scontato, per questo Will rimane sotto il mirino non solo della preside Caldron, ma anche di figure dei piani più alti.
La mitologia in salvezza della trama
Dal primo volume possiamo iniziare già a scorgere un certo impianto narrativo improntato molto sulla mitologia e sulla storia. Ci viene presentato un mondo che sin dalle sue origini appare offuscato e misterioso.
Sì, è vero che impariamo a conoscere i maghi e i loro poteri, ma lo stesso mito di fondazione mantiene dei contorni non precisamente delineati. Abbiamo i magia wander che hanno combattutto contro degli invasori celesti. Ma cosa conosciamo davvero di loro? Qual era lo scopo di questi invasori? Lasciandoci con un po’ di mistero ma con la giusta dose di curiosità, il primo volume di Wistoria gioca bene le sue carte.
Di certo non ci si aspetta che venga espresso tutto in poche pagine di un primo volume, però pone le basi per un legittimo dubbio: è attendibile questa narrazione dei fatti?
In questo senso, Wistoria dà al lettore la possibilità di conoscere un discreto numero di personaggi, la cui prima apparizione suscita una certa curiosità. Inoltre, raccontandoci da subito una storia di guerre e fazioni, inizia ad allargare i propri orizzonti narrativi, andando quindi a bilanciare una trama non propriamente originale.
Di fatto, per quanto la storia di Will ci possa appassionare, non è particolarmente innovativa dal punto di vista narrativo. Però, inserita in un contesto scolastico – che comunque può offrire dinamiche interessanti per un pubblico giovane – e all’interno di un quadro ancora più ampio, ricco di mistero, mitologia e giochi di potere, sicuramente cattura l’attenzione.
Stile e disegno
Per essere uno dei primi lavori di Toshi Aoi, Wistoria ci mostra uno stile pulito e dettagliato, dai tratti semplici ma che caratterizzano i personaggi. La bravura di Aoi si percepisce soprattutto nelle scene di combattimento in cui i movimenti e le dinamiche sono rese in modo chiaro nonostante la loro frenesia. Le linee di movimento sono nette ed enfatizzano le azioni dei personaggi, la fisicità dei corpi rimane comunque accurata e viene sfruttata bene per dare un certo realismo alla scena.
Lo stile dei personaggi richiama per alcuni tratti lo stile di Sango Harukawa (autore di Bungo Stray Dogs). Le figure sono esili e slanciate, gli occhi grandi ed espressivi diventano un tratto caratteristico di molti di loro (soprattutto dei personaggi maschili).
Toshi Aoi riesce ad allineare gli elementi fisici dei personaggi a quelli emotivi e caratteriali, permettendo una caratterizzazione semplice ma efficace. Ad esempio: gli occhi allungati, intensi ed espressivi per gli antagonisti, lo sguardo brillante, dolce e gli occhi grandi per il protagonista.
Recentemente, inoltre, il manga ha ricevuto un adattamento anime targato Actas e Bandai Namco picture, sotto la direzione di Tatsuya Yoshihara (Chainsaw man). Uscito a luglio di questo anno, promette delle animazioni decisamente interessanti (Sayaka Ono). L’adattamento porta in vita il mondo di Wistoria in tutti i suoi colori e la sua bellezza, affiancando ad un reparto tecnico un team del sonoro e delle musiche davvero brillante.
#INBREVE
Una promessa per riveder le stelle
Nel mondo magico di Wistoria, Will Serfort è determinato a raggiungere i maghi di livello più alto, i difensori del loro mondo. Non ha poteri magici ma possiede una straordinaria agilità nel combattimento e una perseveranza ammirabile. Il motivo? Una promessa sincera stipulata anni prima sugellata dall’amore.
Magia e mitologia si uniscono in Wistoria: wand and sword, regalandoci un’avventura all’interno di un mondo di maghi, nani, elfi e creature fantastiche.