Oh, Canada, una storia di menzogne, redenzione e memoria

Richard Gere in Oh, Canada
Un film che attraversa il tempo

Paul Schrader torna al cinema con Oh, Canada, un racconto che intreccia verità e inganno, presente e passato. Tratto dal romanzo I tradimenti, di Russell Banks, il film è un mosaico emozionante e complesso, che riflette sulle scelte personali e politiche di una generazione segnata dalla guerra e dai cambiamenti sociali degli anni ’60.

Richard Gere interpreta Leonard Fife, un documentarista al crepuscolo della vita, deciso a rivelare i segreti che hanno modellato la sua esistenza. Durante un’intervista rilasciata agli ex studenti, Leonard svela il peso delle sue scelte: la diserzione in Canada durante la guerra del Vietnam, i conflitti interiori e le relazioni travagliate. Accanto a lui, Uma Thurman, nel ruolo di Emma, sua attuale moglie e silenziosa osservatrice, e Jacob Elordi, che dà vita al giovane Leonard nei flashback, incarna la grinta e l’ambizione di un uomo in cerca di sé stesso.

Schrader costruisce la narrazione alternando epoche e stili visivi distinti. Le scene ambientate nel presente, durante l’intervista, sono girate con colori vividi e un’inquadratura stretta, mentre i ricordi di Leonard si trasformano in immagini sbiancate, bianco e nero o tinte di rosso-arancio, in omaggio al cinema di Bergman. L’effetto è quello di un viaggio immersivo, che proietta lo spettatore nel cuore delle emozioni e dei rimpianti del protagonista.

La struttura del film ricorda altre opere di Schrader, come Mishima – Una vita in quattro capitoli, con una narrazione multiscopica che esplora il protagonista da prospettive e archi temporali diversi. La scelta di utilizzare il voiceover, elemento distintivo del regista, arricchisce il racconto con una profondità intima, mentre la colonna sonora dei Phosphorescence aggiunge un tono malinconico e riflessivo.

Una riflessione sulla memoria e il rimorso

Al centro di Oh, Canada c’è la figura di Leonard, un uomo diviso tra l’immagine pubblica di regista rispettato e le sue verità nascoste. La diserzione in Canada non è solo una fuga dalla guerra, ma anche un simbolo delle scelte che molti americani affrontarono negli anni ’60. Schrader stesso ricorda quel periodo con vividezza, evocando amici e conoscenti che scelsero strade diverse per sfuggire alla leva obbligatoria.

La relazione tra Leonard ed Emma, insieme ai segreti che emergono durante l’intervista, trascina lo spettatore in una crescente tensione emotiva. Uma Thurman offre un’interpretazione sottile ma potente, incarnando la dignità e la forza di una donna che ascolta e assorbe il peso del passato del marito.

Con questo film, Schrader riafferma il suo talento nel rappresentare sullo schermo personaggi complessi e storie che esplorano la condizione umana in tutta la sua fragilità. Oh, Canada è un’opera che unisce introspezione, stile e impegno, rendendolo un tassello importante nella filmografia del regista. Distribuito da Be Water Film in collaborazione con Medusa Film, arriverà nelle sale italiane dal 16 gennaio.

Fonte :
Press Release

Appassionata di scrittura ed innamorata della cultura giapponese, trovo ispirazione sia nei racconti in cui mi immergo sia nei videogiochi che esploro. Attraverso manga, anime e la ricca tradizione artistica del Giappone, coltivo la mia creatività e la mia curiosità per mondi nuovi e avvincenti.

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