28 anni dopo: Sony rivela il primo poster e trailer

28 Anni Dopo
Il sequel horror di Danny Boyle e Alex Garland sta per prendere vita

Il 2024 è iniziato con l’entusiasmante notizia che Danny Boyle e Alex Garland stavano ufficialmente sviluppando 28 Anni Dopo, il terzo capitolo di una trilogia horror post-apocalittica iniziata nel 2002 con 28 giorni dopo. Gli attori Jodie Comer, Aaron Taylor Johnson e Ralph Fiennes torneranno come protagonisti del nuovo film, e abbiamo ricevuto la notizia del ritorno di Cillian Murphy all’interno del franchise. Ora, mentre l’anno volge al termine e l’uscita del film, prevista nel giugno 2025 si avvicina sempre di più, Sony ha rilasciato il primo poster ufficiale del prossimo film di Boyle e Garland:

Un cartello di pericolo biologico formato da teschi rosso sangue, accompagnato da una nuova sinistra logline: Il tempo non ha guarito nulla. È un approccio minimalista per un primo poster, certo, ma questa prima promo per 28 Anni Dopo sta centrando il segno, dandoci un idea del numero di morti accumulato dal Rage Virus e preparandoci a tornare in un mondo che è diventato sempre più distrutto dall’ultima volta che l’abbiamo visto.

Trailer e sinossi

Ma non è tutto. Da poco è infatti stato rilasciato anche il primo trailer ufficiale del film, che potete vedere di seguito:

Questo primo teaser di 28 Anni Dopo – che, tra l’altro, è girato interamente con un iPhone 15 Pro Max – è praticamente privo di dialoghi e ricco di tensione.

Ecco la sinossi ufficiale del film: “Sono passati quasi tre decenni da quando il Rage Virus è fuggito da un laboratorio di armi biologiche, e ora, ancora in una quarantena spietatamente forzata, alcuni hanno trovato il modo di esistere in mezzo agli infetti. Uno di questi gruppi di sopravvissuti vive su una piccola isola collegata alla terraferma da un’unica strada rialzata e pesantemente difesa. Un membro del gruppo dovrà lasciare l’isola per una missione nel cuore oscuro della terraferma, dove scoprirà segreti, meraviglie e orrori che hanno mutato non solo gli infetti ma anche gli altri sopravvissuti.”

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