Hiroyuki Etō al Press Cafè di J-POP al MGWCMX 2024!
L’autore di Guruguru, Hiroyuki Etō, al Press Cafè di MGWCMX 2024: un’opportunità unica per scoprire il genio dietro le avventure di Nike e Kukuri!
Nel 2024 non è arrivato in Italia solo il manga Guruguru – Il girotondo della Magia, grazie a J-Pop Manga: anche il suo autore Hiroyuki Etō ha fatto una visita speciale al Milan Games Week & Cartoomics! La serie Guruguru, parodia dei videogiochi GDR giapponesi, è considerata un vero e proprio cult fantasy. È divenuta celebre in Italia grazie al suo cartone animato, che ha rallegrato le infanzie di molti di noi nei primi anni 2000.
J-Pop, per celebrare la nuova edizione del manga, che include anche i volumi inediti in Italia, ha offerto ai fan l’opportunità di incontrare dal vivo Hiroyuki Etō. Il sensei si è rivelato una persona umile e serena, ma con l’entusiasmo di un ragazzino, pronto a tuffarsi in nuove avventure nonostante gli anni!
Grazie al Press Café, abbiamo potuto scoprire di più sulla mente dietro le esilaranti avventure del guerriero Nike e della streghetta Kukuri.
L’origine di Guruguru e l’amore per Dragon Quest.
Il sensei ci ha raccontato che, prima di intraprendere la carriera di mangaka, ha lavorato per un’azienda di videogiochi. Questa esperienza, unita alla sua passione per Dragon Quest, lo ha portato a sviluppare il concept di Guruguru. Dopo aver concluso la prima serie, aveva deciso di prendersi una pausa. Tuttavia, il suo desiderio di continuare la storia, unito alla richiesta impaziente dei fan per un seguito, lo spinsero a riprendere in mano l’opera e proseguirla.
Benché a malincuore, il sensei ammette che, nonostante l’amore per Dragon Quest non sia mai svanito e pur cercando di rimanere aggiornato sulle novità del mondo del gaming, non ha più il tempo di dedicarsi ai suoi amati videogiochi come farebbe volentieri. Rivela inoltre che il capitolo di Dragon Quest a cui è più affezionato è il secondo ed è, tra l’altro, quello che più ha impattato la sua ispirazione.
L’attrattiva dell’opera.
Secondo Etō, Guruguru è riuscita a conquistare i cuori dei fan per due motivi principali: negli anni in cui venne pubblicata, la parodia era lo strumento perfetto per unire il mondo dei videogiochi con quello dei manga; oggi, invece, è proprio la sua natura parodistica a continuare ad attirare l’attenzione e l’interesse dei lettori.
I personaggi di Guruguru.
Etō si è soffermato anche sui suoi personaggi. In particolare sul vecchio Kita Kita che, sebbene non sia un protagonista, riesce a conquistare una posizione speciale nella serie grazie alla sua comicità. Scopriamo inoltre che a ispirare il personaggio di Nike, a quanto pare, è un suo compagno delle elementari che all’epoca stimava. Abbiamo anche cercato di scoprire se il sensei avesse un personaggio a cui fosse più affezionato, ma ci ha confessato con un sorriso che li adora tutti allo stesso modo. Se mai dovesse partire per un viaggio, non avrebbe dubbi! Sceglierebbe Nike, Kukuri e Kita Kita come compagni di avventura: niente noia, tranquillità o monotonia, solo tanta energia e risate!
Siamo poi arrivati alla fatidica domanda: “Ma c’è del tenero tra Nike e Kukuri?”. Il sensei si è dimostrato tra l’imbarazzato e il divertito al contempo. Sicuramente i due personaggi sono uniti da un legame di amicizia molto forte, ma ad oggi non sa dire se ci sia qualcosa di più. Magari in futuro le cose potrebbero cambiare, chissà!
Il simbolo dell’occhio, l’interesse per l’Horror e altre idee!
Nella serie di Guruguru ricorre spesso il simbolo dell’occhio e il sensei spiega che, dopo molte riflessioni, ha deciso di legare il suo significato alla spiritualità e alla visione del mondo. Pur essendo molto affezionato al genere fantasy/comico, Etō ha espresso il desiderio di voler esplorare nuovi generi, quali lo slice of life, l’isekai e, soprattutto, l’horror, per cui nutre un particolare interesse.
Ha anche rivelato di aver pensato di realizzare un manga interattivo o un librogame, ma ha dovuto fare i conti con i vincoli del formato manga tradizionale, che rendono difficile la realizzazione di un progetto del genere. Chissà, però, che un giorno non vedremo un prodotto innovativo firmato da Etō!
Le sfide e i cambiamenti.
Durante la realizzazione di Guruguru, la maggiore difficoltà per Etō è stata sostenere il ritmo frenetico delle pubblicazioni. “La velocità in questo lavoro è fondamentale”, ha specificato, e la fretta e lo stress possono ostacolare l’ispirazione necessaria per portare avanti la trama.
Col passare degli anni, lo stile del sensei è andato incontro ad un’interessante evoluzione. Se all’inizio della sua carriera i suoi disegni erano molto più realistici, il tratto di Etō si è fatto più naïf. In questo modo, ha conferito alla narrazione il suo caratteristico tratto comico ed estremamente espressivo.
Dunque che dire, siamo rimasti entusiasti e colpiti dallo spirito di Hiroyuki Etō. A dispetto dell’età, è più curioso e intraprendente che mai, pronto per gettarsi senza paura nelle sfide di questo mondo moderno e in costante evoluzione. Non vediamo l’ora di scoprire a quali idee e opere riuscirà a dare vita nel prossimo futuro. Se ci delizierà con un piacevole e comico slice of life, o se vorrà farci venire i brividi con un horror inquietante. In ogni caso, noi saremo pronti a leggere le sue prossime opere!
#INBREVE
Hiroyuki Etō: Il Genio di Guruguru tra Fantasy, Videogiochi e Nuove Sfide
Fin da giovane, ho sviluppato competenze in ambiti creativi che spaziano dalla scrittura amatoriale al disegno tradizionale e digitale. Ho pubblicato diverse fan-fiction su Wattpad, dove ho anche collaborato come beta-reader, supportando autori amatoriali con feedback mirati per il miglioramento dei loro lavori; mi dedico altresì a illustrazioni e fan-art, prevalentemente ispirate al mondo dei fumetti e dei videogiochi, e che alle volte condivido anche sulla mia pagina IG.
La mia formazione e la mia esperienza personale mi portano a prediligere il fantasy e i manga, con una particolare inclinazione verso i generi boy’s love e dark fantasy. Tra le opere che hanno segnato il mio percorso, vorrei citare “Il poema del vento e degli alberi” di Keiko Takemiya, “Yarichin Bitch Club” di Tanaka Ogeretsu e “Black Butler” di Yana Toboso, oltre alla saga “Attraversaspecchi” di Dabos, “L’incolore Tazaki Tsukuro e i suoi anni di pellegrinaggio” di Murakami e “Colori Proibiti” di Mishima.