Arriva nelle sale italiane Il migliore dei mali, debutto alla regia di Violetta Rovetto

Un dramma con le sgargianti vesti di un giallo
Negli ultimi anni, il cinema italiano ha saputo rinnovarsi, sfruttando nuovi linguaggi e contaminando i generi tradizionali, e in questo contesto di rigenerazione si inserisce Il migliore dei mali. La pellicola, esordio alla regia di Violetta Rovetto – nota al pubblico del web come Violetta Rocks – si introduce in questo panorama con una storia che presenta una miscellanea di giallo, fantasy e dramma sociale.
Il film trae ispirazione da Il migliore dei mali – L’uomo di latta, graphic novel pubblicata nel 2019 da Shockdom e scritta dalla stessa Rovetto. Ambientata negli anni ’90, la storia segue un gruppo di ragazzi che si trovano ad affrontare eventi inspiegabili dopo la scomparsa di un cane. Sullo sfondo, una fabbrica chimica – la Termaranto – la cui presenza oscura condiziona la vita della comunità locale. Le sostanze tossiche rilasciate nell’ambiente, infatti, hanno sottratto qualcosa ai protagonisti. Allo stesso tempo,, però, sembrano aver lasciato loro un dono ambiguo, un’alterazione che segna per sempre il loro percorso.
Come sottolinea la regista stessa al centro della narrazione vi è il tema del riscatto. La lotta per affermare la propria identità in un mondo che impone limiti e ingiustizie, è, infatti, il cardine della narrazione. I protagonisti, dunque, si trovano a fronteggiare non solo il pericolo che incombe sulla loro cittadina, ma anche le conseguenze della loro stessa diversità. Il tutto in un contesto in cui la crescita personale passa attraverso il confronto con la paura e il sacrificio.
Uno degli elementi distintivi del film, inoltre, è la capacità di parlare a un pubblico giovane senza rinunciare a più livelli di lettura, rendendolo accessibile anche a spettatori adulti. Il contesto anni ’90 non è solo un’ambientazione nostalgica, ma un mezzo per riflettere sull’attualità: il rapporto tra uomo e ambiente, le disparità sociali e la necessità di trovare il proprio posto nel mondo.
Il cast unisce volti affermati del cinema italiano, come Massimo Wertmüller, Pietro Ragusa e Annalisa Insardà, a giovani attori emergenti, tra cui:
- Giuseppe Pallone
- Andrea Arru
- Riccardo Antonaci
- Giorgia Piancatelli
- Niccolò Bizzoco
- Matteo Ferrara
Dietro le quinte, la produzione vede professioniste come la direttrice della fotografia Marina Kissopoulos, la montatrice Natascia Di Vito e la costumista Sabrina Beretta.
Prodotto da Solaria Film e Minerva Pictures con il supporto di Rai Cinema, Il migliore dei mali ha potuto contare sul contributo di diverse realtà regionali, tra cui la Calabria Film Commission, la Regione Molise e la Regione Lazio – Fondo Regionale Cinema e Audiovisivo. Dopo la presentazione come evento speciale al Noir in Festival, il film si prepara, dunque, ad arrivare nelle sale italiane, portando con sé una storia che carica di tensione, emozioni e riflessioni.
Appassionata di scrittura ed innamorata della cultura giapponese, trovo ispirazione sia nei racconti in cui mi immergo sia nei videogiochi che esploro. Attraverso manga, anime e la ricca tradizione artistica del Giappone, coltivo la mia creatività e la mia curiosità per mondi nuovi e avvincenti.