Beta Clair Obscur: Expedition 33 – la bozza di un’opera avant-garde

Beta Clair Obscur
Una mano, promessa di una vita felice, si sgretola mentre la tieni come il fragile gesso di un’opera d’arte incompleta. Vite il cui orologio corre più veloce di quanto dovrebbe, un’inesorabile opera di sterminio segnata dall’età. Diretti verso una terra sconosciuta e pericolosa, un manipolo di coraggiosi si propone ancora una volta di tentare l’impossibile. sulla schiena delle loro grigie divise, spicca un numero dorato, la loro condanna e una speranza allo stesso tempo: 33.

La beta di Clair Obscur: Expedition 33 la curiosità del giocatore fin dal filmato iniziale. Il gioco, sviluppato dallo studio francese indipendente Sandfall Interactive e pubblicato da Kepler Interactive, ha attirato l’attenzione del pubblico da qualche tempo. I fan degli RPG a turni si sono fatti catturare dalla storia di un piccolo studio indipendente in mezzo ai giganti dell’Xbox Showcase 2024, mentre alcune sue similarità con i giochi souls potrebbero aver attirato anche i meno avvezzi al genere.

In attesa dell’uscita ufficiale, abbiamo avuto l’occasione di poter entrare in contatto con questo primo schizzo dell’opera prima che tutti abbiano modo di osservarla nella sua completezza. Proprio come fossimo mercanti d’arte di ritorno dall’atelier di un’artista esordiente, eccoci pronti a raccontare cosa abbiamo visto.


Dentro l’incubo surrealista


Il mondo in cui ci ritroviamo nella beta di Clair Obscur sembra l’incubo di un Senzaluce sognato da un Cacciatore di Yharnam. In una distopica Belle Époque dark fantasy, una sconosciuta entità chiamata la Pittrice si sveglia una volta l’anno per disegnare un numero su un enorme monolite apparso dal nulla. Ogni anno, le persone che hanno raggiunto quel numero con la loro età svaniscono come fumo al vento.

Ogni anno, al risveglio della pittrice, donne e uomini destinati a svanire si imbarcano per una missione nel Continente, terra ancestrale degli esseri umani e ora dimora della Pittrice e dei suoi mostri. Gustave, Lune e Maelle lasciano la città di Lumière per unirsi come Spedizionieri alla Spedizione 33. Arrivati a destinazione, si trovano subito vittima di un’imboscata guidata da un’altro essere umano, un anziano dai capelli bianchi che sentono chiamare Renoire.

L’immagine di una carneficina si para davanti ai nostri occhi, con i membri della spedizione dilaniati dal mostruoso esercito della Pittrice o trasformati in grigi gusci senza vita dal suo potere. Gustave, sopravvissuto per miracolo all’assalto di una strana creatura, si ritrova in un luogo sconosciuto. Deciso a trovare gli altri superstiti, si incammina verso l’ignoto.


Colori primari: i personaggi di Clair Obscur


beta clair obscur
Gustave dopo l’assalto

Nella prima sezione della beta di Clair Obscur: Expedition 33 sarà proprio Gustave il personaggio con cui impareremo a muoverci all’interno del gioco. Brillante ingegnere dedicato al miglioramento di Lumière, l’inesorabile opera della Pittrice lo porta a dedicare la fine della sua vita alla stessa missione di chi prima di lui si è avventurato nel Continente diventando il comandante della Spedizione 33.

Una cosa che appare evidente nel gioco è quanto i personaggi siano centrali nella narrazione delle principali tematiche del gioco. Con Gustave abbiamo a che fare con il sopravvissuto solitario, disperato e taciturno, che va avanti per inerzia. Nei rari momenti in cui Gustave apre bocca, poche parole asciutte e gonfie di rimorso analizzano le vestigia dei compagni caduti, come i diari di bordo collezionabili all’interno del gioco contenenti le ultime considerazioni dei precedenti Spedizionieri. Un’attitudine che sicuramente non possiamo che associare ad un certo povero diavolo di Hell’s Kitchen, il cui interprete presta la sua voce al personaggio, chissà se per una coincidenza o un intento preciso.

Arrivato ad una pila di compagni morti, Gustave sembra essere arrivato al limite della sua resistenza. In maniera provvidenziale però farà la sua entrata in scena Lune, ricercatrice dell’occulto e abile maga nonché altra compagna di spedizione di Gustave. Sarà lei a fare da sprone all’uomo a continuare. Dopo essere sopravvissuti insieme alla prima boss fight del gioco, i due troveranno un messaggio di un’altra compagna recante le indicazioni per trovarla. dopo aver convinto una diffidente Lune ed aver passato la notte accampati, i due si avventureranno nell’area successiva e troveranno Maelle, sorella adottiva di Gustave, insieme da un essere misterioso chiamato il Curatore. L’incubo si dipana, la spedizione continua.


La beta di Clair Obscur, o la tecnica del chiaroscuro


Per quanto le interazioni tra i personaggi costituiscano un punto fondamentale in quanto abbiamo visto dalla beta di Clair Obscur, la maggior parte del tempo quello che colpisce durante il gioco è l’interazione con il suo mondo. Attirati dai paesaggi del gioco, ci siamo messi ad esplorare ogni possibile anfratto. Tra arrampicate e salti con il rampino, abbiamo cercato di vedere il più possibile gli ambienti del Continente presenti nella beta di Clair Obscur, ossia il Giardino Fiorito e le Acque Volanti.

Da un lato la nostra curiosità è stata premiata con diversi oggetti sparsi per la mappa, da armi speciali al chroma, che nel gioco funge sia da motore per rigenerare la squadra fuori dai combattimenti sia da valuta per gli scambi con i mercanti Gestral, una delle specie amichevoli del Continente. Dall’altro, in questo mondo variegato è abbastanza facile perdersi, in tutti i sensi: l’assenza della mappa e le ambientazioni che strizzano l’occhio alle avanguardie pittoriche ci ha invogliato a “perdere” diverso tempo a vagare per il puro piacere di farlo.

Arrivati a questo punto, una domanda sorge spontanea: la beta di Clair Obscur era una natura morta, fatta di dialoghi e paesaggi? Ovviamente la risposta è no, e come in ogni buon dipinto viene dedicato molto spazio alla dinamicità.


Colori secondari: battaglie, nemici e boss


clair obscur beta
La lotta è ardua per gli Spedizionieri

Nella beta di Clair Obscur abbiamo avuto a che fare con una bella sequela di nemici. Per nostra fortuna, ciascun membro degli spedizionieri si è specializzato in diverse abilità, come Gustave con il suo Sovraccarico in grado di infliggere danni pesanti, le macchie di colore di Lune che infliggono debolezze o le pose di scherma di Maelle. In combattimenti abbastanza pirotecnici ci siamo trovati ad attaccare con le nostre armi da mischia, sparando la nostra energia come proiettili e utilizzando le abilità degli spedizionieri, ma non solo.

La nostra tenacia per portare a compimento la spedizione è stata spesso messa alla prova dagli attacchi nemici, che bisogna parare o schivare se non si vuole incorrere in una prematura caduta nell’oblio. Se in altri RPG dalle meccaniche simili avevamo il tempo per pensare, ad esempio, se la storia del gioco fosse un messaggio di rivoluzione o status quo, nella beta di Clair Obscur dovevamo pensare a salvare la pelle degli Spedizionieri.

Se a questo aggiungiamo l’ingaggio  diretto con i mostri nel mondo di gioco, dobbiamo dire che i nostri riflessi hanno avuto pane per i loro denti con avversari da non sottovalutare. Le diverse abilità di attacco e difesa dei mostri del Continente si sono rivelate la chiave per comprendere il nostro dovere di Spedizionieri: non si può portare a termine la missione senza una strategia.

Tra esplorazione e battaglia, tra meraviglia e paura, la nostra spedizione è stata un gioco di luci ed ombre degno di un chiaroscuro della Belle Époque. Per quanto siamo stati in grado di scoprire qualcosa di più, potrebbe esserci bisogno di un secondo sguardo per cogliere tutte le sfumature.


Noi continuiamo


Nonostante la difficoltà della sfida, durante questa prova della demo di Clair Obscur abbiamo fatto nostro il motto degli spedizionieri: Quando uno cade, noi continuiamo. In questo caso, quando siamo stati noi a cadere ci siamo rialzati e abbiamo continuato, rapiti dalla brama di sapere di più su Lumiére, sul Continente, sugli spedizionieri e sulla Pittrice.beta clair obscur

Purtroppo con una mossa saggia la demo ha lasciato molte curiosità e poche informazioni sull’effettiva trama, poco più di quanto visto dai vari trailer del gioco o dalla lore offertaci dalla stessa Sandfall.

Una scelta comprensibile, considerando quanto la narrazione sia fondamentale tanto per gli RPG che per i giocatori, ma che ci lascia con una grande curiosità di vedere cosa sarà definitivamente quello che sembra essere un quadro di avanguardia videoludica di cui ad oggi abbiamo ammirato solo la cornice.

#INBREVE

Una prima pennellata

Clair Obscur: Expedition 33 sembra promettere una sfida, per i suoi protagonisti e per noi giocatori. Con lo spirito di un gioco indie, la ferocia di un soulslike e una promessa di profondità narrativa degna del genere RPG, questo primo strato di pittura lascia la curiosità di vedere l’opera compiuta.

Classe ‘98, Filippo Recaneschi ama scavare nel profondo della Pop Culture e dei suoi prodotti. Ama ancora di più condividerla e raccontarla senza stereotipi.

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