Fallout

La serie TV di Fallout, trasmessa su Amazon Prime Video per tutti gli abbonati, non smette di stupire. Ne abbiamo parlato in una recensione apposita, ma oggi testeremo il vostro grado di attenzione per alcuni dettagli che solo i veri fan avranno colto.

Fallout racconta una storia canonica che nell’universo della serie videoludica, conosciuto e amato da moltissimi videogiocatori. Nonostante la serie sia assolutamente godibile da chiunque, abbiamo apprezzato la quantità di dettagli ed easter egg inseriti dai produttori.

Lo show è ricco di riferimenti, dalle tracce musicali prese dalle stazioni radio in gioco, agli omaggi fugaci ai titoli che lo hanno ispirato. Ecco 10 cose che solo i veri fan hanno notato.
Ovviamente, vi anticipiamo che seguiranno diversi spoiler, quindi se non avete visto la serie, correte a recuperare prima di tutto la nostra recensione!


1. Musica dalle stazioni radio dei giochi di Fallout


In un inchino ai fan di Fallout: New Vegas, lo show di Fallout si apre con una canzone familiare a qualsiasi vagabondo della distesa del Mojave: “Orange Colored Sky” di Nat King Cole. È una delle tante tracce degli anni ’50 utilizzate nello show, che i fan dei giochi avranno sentito durante i loro viaggi nella distesa. I brani venivano riprodotti nelle stazioni radio ascoltabili sul proprio Pip-Boy.

Il secondo episodio si apre con “Into Each Life Some Rain Must Fall” degli Ink Spots, ascoltato per la prima volta in Fallout 3. Il terzo episodio rende omaggio al Fallout originale con “Maybe” degli Ink Spots, che sentiamo durante l’introduzione del gioco. La canzone finale, poi, proviene da Fallout 76. Un’altra classica degli Ink Spots “We Three”, una traccia appropriata per concludere la serie.


2. L’annuncio della fine del mondo


Come in Fallout 4, anche la serie inizia nel pre-guerra, durante i momenti prima dell’esplosione della bomba.  Il  collegamento più chiaro con Fallout 4 arriva quando vediamo il meteorologo perdere le staffe in diretta in TV dicendo: “Come faccio a fare il meteo quando non so se ci sarà una prossima settimana?”

Vediamo dunque un giornalista leggere solennemente rapporti di bombe che cadono a Washington D.C. e in Pennsylvania, precedendo la nube a fungo che presto apparirà all’orizzonte di Boston, appena prima di ritrovarci al sicuro in un Vault. L’inizio della serie tv, quindi, appare agli occhi dei videogiocatori come molto familiare.


3. Espedienti narrativi simili


Il primo punto della trama preso in prestito dai videogiochi, è nell’arco narrativo riguardante Lucy, la protagonista, che lascia il Vault 33 per trovare suo padre durante il primo episodio.

Fallout
Lucy lascia il Vault alla ricerca del padre

In Fallout 3 il Vault 101 non viene razziato da abitanti della superficie, ma l’input narrativo è simile. Nel gioco infatti nostro padre James, uno scienziato, fugge dal Vault in circostanze misteriose. Da qui inizia il nostro viaggio per ritrovarlo.

Non ci fermiamo qui con le somiglianze. Lo show ruota attorno a un MacGuffin per cui i tre eroi lottano — la testa di Wilzig — simile al MacGuffin di Fallout: New Vegas, in cui la missione principale del giocatore è recuperare il chip di platino, un oggetto che vantava il potenziale di cambiare l’equilibrio di potere nella distesa.

L’easter egg più evidente per i fan dei giochi classici è più avanti nella stagione, quando si scopre che il chip dell’acqua del Vault 33 è stato distrutto nella zuffa con i predoni, dando ai suoi occupanti sessanta giorni rimanenti di acqua pulita. Questo è un chiaro riferimento a Fallout del 1997, in cui il protagonista lascia il Vault 13 per trovare un nuovo chip d’acqua e salvare la popolazione.


4. Un’arma familiare dal Fallout originale


Il team di sviluppo ci ha stupito mostrandoci quanto abbiano preso in considerazione il design dei vecchi giochi.  Ad esempio la pistola che vediamo utilizzata da Maximus e Lucy nei primi episodi, è la prima pistola a cui la maggior parte dei giocatori accede nel Fallout del 1997.

Si tratta della 10mm Colt 6520, un ibrido tra revolver e pistola, un bel ricordo per i fan di vecchissima data.


5. Il negozio di Ma June


Quando Lucy entra nel negozio di Ma June, possiamo vedere molti oggetti familiari della serie di Fallout tra cui:

– molti modelli diversi di Pip-Boy provenienti da vari titoli. Alcuni sono appesi alla finestra sullo sfondo, altri esposti più in bella vista in vendita;

– una mini bomba nucleare su uno scaffale. Si tratta esattamente di quello che vediamo scritto sulla scatola — bombe nucleari in miniatura lanciate da un cannone montato sulla spalla chiamato Fat Man;

– un fucile laser in vendita tra l’inventario delle armi del negozio. Questa è un’arma iconica della serie Fallout.


6. Sunset Sarsaparilla


In un omaggio a Fallout: New Vegas, vediamo un cartellone pubblicitario che pubblicizza la bevanda Sunset Sarsaparilla nell’episodio tre. Ne notiamo un altro nella puntata finale “Il principio”, che il Ghoul accosta durante il suo cammino verso l’Osservatorio di Griffith.

Un uomo e il suo cane
Un mondo post apocalittico

7. Il frigorifero anti-atomico


In una scena che ritrae il passato di Maximus, uno dei protagonisti, lo vediamo uscire da un frigorifero e ritrovarsi dinanzi al macabro spettacolo della città di Shady Sands rasa al suolo da una bomba.

Come non ricordarci di una delle missioni secondarie più particolari di Fallout 4?
In quel caso la quest si concludeva con la richiesta di aprire un frigorifero in cui si nascondeva Billy, un bambino ghoul riuscito a salvarsi dall’apocalisse atomica semplicemente chiudendosi dentro.


8. La creazione del personaggio


Come in gran parte degli RPG, a inizio game ci troviamo chiamati a dover creare il nostro personaggio. Non fa differenza Fallout, in cui all’inizio di ogni capitolo il giocatore può distribuire limitati punti esperienza sulle varie abilità e caratteristiche messe a disposizione. Tra esse ricordiamo caratteristiche quali la Forza, la Percezione, abilità oratorie, tecniche.

Nella serie tv Lucy sarà chiamata a fare lo stesso. La giovane abitante del Vault 33 viene convocata in una sorta di colloquio in cui sarà lei stessa ad elencare alcune delle sue caratteristiche peculiari, come l’autodifesa, l’oratoria e abilità tecniche.


9. Robert House


In un altro accenno a Fallout: New Vegas, il capo della Strip Robert House, appare nel flashback pre-guerra durante un meeting della Vault-Tec. House viene rappresentato anche qui molto similmente alla sua versione del videogioco. Anche in questo caso non possiamo non notare la somiglianza, poi, con il signor Walt Disney. Nella stessa scena fa poi la sua comparsa Freddy, il fondatore del casinò Sierra Madre, location molto conosciuta dai giocatori di Fallout: New Vegas.

Robert House
Robert House

10. “La guerra non cambia mai.”


Una delle principali cose che Fallout fa bene è equilibrare fan service e fruibilità anche da parte del pubblico non familiare con i giochi. Il modo in cui gli sceneggiatori rassicurano i fan che la serie videoludica è in buone mani, arriva attraverso i suoi riferimenti sottili ai titoli di Bethesda.

Il riferimento meno sottile è anche il più inevitabile.
Nei giochi di Fallout, è diventata una tradizione che la frase “la guerra non cambia mai” apra un video introduttivo prima che inizi il gameplay vero e proprio.

Era solo una questione di tempo prima che questa frase avrebbe fatto la sua comparsa nella serie. Ed eccola  proprio nel finale, ricontestualizzata e usata al momento della rivelazione più importante dello show, ovvero che la Vault-Tec è responsabile della cadute delle bombe.

Cresciuto sulle ginocchia di papà davanti a Turok e Tomb Raider.
Ambizioso sognatore, promotore di storie.
Grazie ai videogiochi ho vissuto milioni di vite.
Grazie a manga e anime ne sono stato spettatore.

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