#Animarker: I migliori prodotti animati del 2023
Questo 2023 è stato un anno particolarmente fiorente per l’animazione. Sono tantissimi i prodotti di qualità che sono stati prodotti e rilasciati durante il corso dell’anno. La redazione di Animaku.it ha quindi deciso di non limitare questa lista solo agli anime, ma di includere anche: film d’animazione e serie tv animate prodotte non solo in Giappone, assieme ad una piccola chicca.
Film d’animazione
The first slam dunk (a cura di Irene Corbo)
Nel maggio del 2023 le sale italiane hanno avuto l’onore di ospitare un evento a dir poco eccezionale. “The First Slam Dunk” è un film animato da “Toei Animation“, scritto e diretto dallo stesso creatore di “Slam Dunk”, iconico manga da cui è tratta la pellicola: Takehiko Inoue. Uscito nelle sale giapponesi nel dicembre 2022, racimola un grande successo al botteghino. Per quanto riguarda il film in Italia, distribuito da Anime Factory, viene programmato un giorno di proiezioni in lingua originale (10 maggio), mentre dall’11 al 17 maggio viene reso disponibile con doppiaggio italiano. Tuttavia, il suo inatteso trionfo ha prolungato le proiezioni nei cinema.
La storia riporta gli eventi degli ultimi volumi del manga, ovvero la partita di pallacanestro della squadra del liceo Shohoku contro quella del liceo Sannoh.
Le emozioni che negli anni Novanta hanno smosso gli animi dei lettori di questo incredibile spokon vengono riprese e riadattate in uno stile incredibilmente singolare e sorprendentemente azzeccato. Infatti, la CGI è la regina della pellicola, capace di riportare i fondamentali movimenti del basket in modo fluido e coinvolgente.
Nel corso del match si intreccia perfettamente una serie di flashbacks che hanno come protagonista Ryota Miyagi, playmaker dello Shohoku e sicuramente uno dei personaggi più riconoscibili e memorabili dell’opera. Gli squarci nel suo passato amplificano ancora di più le sensazioni che già la partita è stata in grado di regalarci attraverso il manga e che adesso ha trovato un nuovo e meraviglioso spazio sul grande schermo. La pellicola abbraccia il pubblico in un invito che fa sembrare l’intera partita così reale da scaldare e fomentare ogni spettatore, ormai diventato irreversibilmente tifoso del fantastico Shohoku.
Il ragazzo e l’airone (a cura di Riccardo Saccoccia)
L’abbiamo atteso tantissimo, bramato allo stesso modo e finalmente, dopo sei lunghi anni di gestazione, siamo testimoni di un lungometraggio che li vale tutti: “Il ragazzo e l’airone” di Miyazaki Hayao. Un film che si descrive a suon di ossimori: ponderato ed eclettico, metaforico e diretto, psicotico ma allo stesso tempo incredibilmente “reale”.
Questa volta l’artista delle favole animate ci porta con lui in un mondo dalle atmosfere fantastiche, mescolando l’horror, l’autobiografia e il romanzo di formazione come solo un artista del suo calibro è in grado di fare.
Mahito, questo il nome del protagonista, in giapponese “sincero”. Un ragazzo che ha sofferto e continua a soffrire, tanto da cominciare a odiare anche se stesso. L’unica ancora di salvezza da quella silenziosa sofferenza pare essere questo strano, dispettoso e, alle volte, spaventoso airone. Ci sarebbe piaciuto sentirlo chiamare Takahata. Sì perché questa pellicola non è solo una favola, o solo un’autobiografia dell’autore, è anche un grande calderone che raccoglie gioie e dolori della sua vita. I molteplici “Io” del regista, i suoi grandi maestri (dall’airone alle sette vecchiette-nanette) e i suoi pensieri. Questi, a lungo ponderati, si condensano in una filosofia chiara che ha come perno la frase: e voi, come vivrete?
Il film rimane al cinema per ancora qualche tempo, vi consigliamo caldamente di andare a vederlo e di lasciarvi cullare dalla psichedelia carrolliana per arrivare al fondo di questo grande capolavoro.
Inu-Oh (a cura di Lorenza Guerra)
L’autorialità di Maasaki Yuasa è ormai nota a chi bazzica l’animazione del Sol Levante – Mind game, Night is short, Walk on girl, Devilman crybaby, The tatami galaxy e non solo – ma, in generale, a chi ha a cuore il destino del cinema e la tutela dell’originalità degli artisti: “Inu-oh” è l’ulteriore conferma dello stile inconfondibile di Yuasa, un exploit lisergico e musicale, un inno alla vita e alla libertà del processo creativo, al suo potere catartico.
Presentato in concorso alla 78° Mostra del cinema di Venezia il film è un libero adattamento del romanzo epico Heike Monogatari e si svolge nella Kyoto del periodo Muromachi (1336-1573).
L’opera racconta dell’amicizia tra Tomona e Inu-Oh: il primo è un suonatore di biwa cieco fin dall’infanzia, e il secondo è un giovane disprezzato dal padre e deforme fin dall’infanzia ma che ha un talento artistico impareggiabile.
È la storia di due outsider il cui riscatto passa attraverso una rivisitazione in chiave rock della musica tradizionale: il mito, la fiaba, la storia si incanalano nelle pennellate espressionistiche di Yuasa che sacrifica, come di consueto, il realismo in favore di uno stile psichedelico e fluido.
Lo storytelling musicale di Tomona e Inu-oh ripesca a piene mani da storie dimenticate di una dinastia sconfitta ma tende al futuro, da cui assorbe gli stilemi del glam e dell’hip hop, così come della danza contemporanea; un potpourri di ispirazioni in cui passato e presente si intersecano dando vita al più glorioso degli scenari: quello in cui l’arte si libera dai limiti del tempo e si estende all’immortalità.
Spider-Man – Across the spider-verse (a cura di Filippo Decise)
Sequel dell’acclamato e premiatissimo Spider-Man – Un nuovo universo (Premi Oscar, BAFTA, Golden Globes e Saturn per miglior film d’animazione nel 2019), è uscito in sala nel giugno 2023.
La storia riprende esattamente da dove l’avevamo lasciata: Miles ormai è diventato Spider-Man e cerca, non senza difficoltà, di trovare un equilibrio tra la sua vita da studente/adolescente e quella da supereroe. Oltre all’ansia per l’imminente trasferimento al college e i contrasti con la famiglia, si aggiunge l’assenza di Gwen Stacey, tornata nel proprio universo.
In seguito allo scontro con il super-cattivo La Macchia, le vite di Gwen e Miles torneranno nuovamente ad incrociarsi, coinvolgendo questa volta l’intero Ragnoverso e le diverse versioni di Spider-Man che ne fanno parte.
Partiamo col dire che il livello tecnico di Across the spider-verse è qualcosa di davvero sbalorditivo. Il lavoro fatto dagli animatori supera il già incredibile risultato ottenuto con il primo capitolo. Nonostante il ritmo, dato dalle scene d’azione e dallo stile di animazione, sia incredibilmente serrato, il film riesce anche a prendersi il proprio tempo per la costruzione dei personaggi, lasciando molto spazio per dialoghi e confronti.
Anche per quanto riguarda i personaggi e il character design siamo davanti ad un prodotto eccellente. Oltre ai già conosciuti Miles, Gwen, e Peter, le aggiunte di maggior impatto sono certamente Miguel Ohara (Spider-man 2099) e Spider-punk.
Con Across the Spider-verse siamo sicuramente davanti ad uno dei film d’animazione dell’anno che punterà a fare incetta di premi.
Tartarughe Ninja: Caos Mutante (a cura di Filippo Decise)
Prodotto da Nickelodeon Films e da Seth Rogen, il 31 agosto ha debuttato nelle sale italiane Tartarughe Ninja: Caos Mutante.
Siamo davanti ad un reboot delle famosissime Tartarughe Ninja. In questa avventura seguiremo la storia di Michelangelo, Donatello, Raffaello e Leonardo alle prese con i primi problemi adolescenziali. Questo film, infatti, è una classica origin story, che ripercorre appunto l’alba delle Tartarughe Ninja.
La trama è molto semplice, dopo 15 anni passati ad allenarsi nelle fogne e senza essersi riusciti a godersi il mondo esterno, i 4 fratelli decidono di aiutare April (doppiata da Ayo Edibiri), una giovane aspirante giornalista in un’indagine. Seguendo una scia di furti, le 4 tartarughe si imbatteranno in una storia decisamente più grande di loro.
Nonostante l’apparente semplicità, la storia scorre in maniera assolutamente piacevole e riesce ad intrattenere il pubblico. Quello che però è il vero e proprio fiore all’occhiello di questo film è lo stile di animazione. Sembrava un’impresa pressoché impossibile riuscire a produrre un film d’animazione con uno stile visivo così innovativo dopo l’uscita del già citato Spider-man: Across the spider-verse. Tartarughe Ninja: Caos Mutante riesce però a piene mani nell’impresa.
Temi portanti del film sono il senso di famiglia e di amicizia, il coraggio di lasciare andare per un genitore e quello di riuscire a trovare il proprio posto nel mondo per i figli. Tartarughe Ninja: Caos Mutante è un titolo che riesce ad arrivare ad un pubblico di tutte le età.
Serie TV e anime
One Piece – Ep.1071 (a cura di Irene Corbo)
One Piece è stata, è, e sarà sempre una delle colonne portanti dell’intrattenimento giapponese. Ad oggi, si può dire che il frutto del genio di Eiichiro Oda sia stato in grado di creare uno strabiliante fenomeno a livello globale, anche grazie al successo riscosso dal live action prodotto da Netflix. Quest’anno è stato decisamente prolifico per il grande universo di One Piece e per questo motivo ha tutto il diritto di rientrare nella classifica dei migliori anime del 2023.
Oltre alla serie televisiva, si è verificato un altro evento unico ed epocale, ma all’interno della serie animata. Infatti, il 6 agosto 2023 è uscito l’episodio 1071, probabilmente il più memorabile dell’intero anime. L’episodio copre soprattutto il capitolo 1044 intitolato “Il guerriero della liberazione”, pubblicato nel marzo del 2022, in cui il pubblico ha avuto l’onore di assistere ad una svolta incredibile all’interno dell’ampia e coinvolgente trama di One Piece.
Il protagonista che ci ha accompagnato per più di mille episodi e capitoli viene mostrato in tutta la sua essenza. I tamburi della liberazione accompagnano la nascita di una creatura in grado di personificare, letteralmente, una divinità. Eppure, questo potere è capace di rimbalzare al di fuori dei semplici avvenimenti per avvicinarsi sempre di più ad un pubblico vasto e in continua espansione. In questo episodio, Luffy incarna tutta la gioia e l’ilarità che chiunque si è trovato a sperimentare nella lettura di un fumetto o nella visione di un cartone animato. Le animazioni bizzarre e uniche raccolgono questo significato, traducendolo in un’esplosione di colori, forme e immagini memorabili. Insomma, alla fine siamo proprio noi, il pubblico che negli anni è stato rapito dalla meraviglia di One Piece, che ci ritroviamo a danzare, a ridere e a giocare insieme ad un ragazzo con il cappello di paglia.
Attack on Titan: The Final Chapters – Special 2 (a cura di Riccardo Saccoccia)
Quello di Attack on Titan è stato forse il finale di un manga più atteso da dieci anni a questa parte. La serie finiva su carta il 28 ottobre del 2021 e molti di voi da quel momento hanno cercato qualsiasi stratagemma per evitare spoiler e godersi questo finale animato da Studio MAPPA in pace. Molti hanno fallito, molti altri hanno ceduto alla mole infinita di anticipazioni e hanno letto il finale cartaceo, altri, eroi, sono riusciti nell’impresa. Già solo quest’epopea epica meriterebbe un’approfondimento a sé e magari un saggio antropologico per analizzare i nostri comportamenti malati.
L’isteria che ha accompagnato l’attesa del fatidico 5 Novembre scorso, data di uscita di “Attack on Titan: The Final Chapters – Special 2” è pari alla stranezza del nome scelto per questo episodio. Una conclusione per alcuni buonista, a tratti telefonata, che lascia l’amaro in bocca ma non troppo e che, dopo una rapida lavata melensa torna a rincarare il nichilismo sul quale si è imperniata l’opera sin dai primi capitoli.
Anche noi di Animaku.it abbiamo provato a tirare fuori qualcosa da questo finale di stagione così atteso in un articolo che vi invitiamo a leggere. Poche scuse, questo finale ha fatto parlare di sé e l’ha fatto a ragione.
Blue Eye Samurai (a cura di Riccardo Saccoccia)
Incredibile! Poche parole possono esprimere meglio la bellezza di quest’opera animata di matrice americana. “Blue Eye Samurai” irrompe nella nostra classifica con una prepotente spallata condita di zampilli tarantiniani. Questa serie arriva tardi quest’anno, come molte altre posizioni della nostra classifica, ma surclassa tutto ciò che l’ha preceduta. In streaming su Netflix, nonché sua produzione originale, è disponibile dal 3 Novembre scorso.
Una storia di samurai e di vendetta con un background storico giustamente romanzato. Un po’ scontato forse, solo che i produttori esecutivi Amber Noizumi e Michael Green, marito e moglie, sfruttano questa storia per parlare di razza, di discriminazione e di potere.
Dobbiamo dirlo però, l’impalcatura filosofica non è ciò che ti fa amare “Blue Eye Samurai”, ciò che davvero impressiona è altro. La trama, complicata, non complessa, mai scontata e con una più che familiare progressione. I personaggi, ambivalenti, fatti di difetti e virtù che si mescolano vorticosamente, di passioni che si svelano lentamente e di cambiamento inaspettato, tanto per noi quanto per loro. L’animazione, vivace, colorata, all’avanguardia. E infine, lo stupendo lavoro grafico. Gli sfondi, le atmosfere, i colori, tutto è vivo e ispirato; per non parlare della chiara citazione all’arte incisoria giapponese di grandi artisti come Hiroshi Yoshida.
Insomma, non è una serie da guardare solo per le botte e un po’ di sano divertimento tarantiniano, ma anche e soprattutto per il grande lavoro estetico che è.
Scott Pilgrim – Takes off (a cura di Filippo Decise)
Il 2023 è stato, per Netflix, un anno particolarmente prolifico per quanto riguarda le serie animate. Rilasciata il 17 novembre, “Scott Pilgrim – Takes off” è una serie di animazione tratta dall’omonimo fumetto di Bryan Lee O’Malley.
La serie sembra, almeno nelle prime battute, ripercorrere pedissequamente le vicende della storia originale (prima fumetto, ma poi anche film live action), per andare però molto presto a deviare per un percorso alternativo.
Potremmo considerare questa produzione Netflix una sorta di universo alternativo, o what if nella storia di Scott Pilgrim. E questo è proprio il punto di forza della serie. “Scott Pilgrim – Takes off” riesce infatti a raccontare una storia alternativa, ma ugualmente divertente e avvincente, mantenendo anche lo stile che ha contraddistinto l’opera originale.
Oltre alle atmosfere, gli amanti del fumetto potranno anche ritrovare i protagonisti (in lingua originale doppiati dagli stessi interpreti del live action). Oltre a Scott ci saranno Ramona, Wallace, il giovane Neil e tutti gli altri.
Consigliata sia a chi già conosce l’universo nato dalla matita di O’Malley, ma anche a chi vi si approccia per la prima volta.
Invincible – stagione 2 (a cura di Lia Cozzolino)
Dopo due anni di attesa, Mark Grayson torna a proteggere il mondo nei panni di Invincible.
La serie riprende esattamente da dove l’avevamo lasciata: Invincible ha perso lo scontro con il padre, Omni-man, che però, incapace di uccidere il proprio figlio, ha lasciato la Terra, apparentemente per sempre.
Sono passati diversi mesi, e ora Mark e sua madre Debbie devono fare i conti con la scioccante verità sulla vera identità di Nolan, e la consapevolezza che il loro legame familiare non è mai esistito. Debbie, in particolare, provata dalle bugie del marito, inizia a cadere in una profonda depressione.
Mark, invece, pervaso dai propri sensi di colpa, si dedica anima e corpo alla mansione di protettore della Terra, sotto lo stretto controllo della GDA (Agenzia per la Difesa Globale), che ora più che mai lo ritiene una possibile minaccia per la Terra, a causa del suo lignaggio Viltrumita.
Ma nuovi e pericolosi nemici sono in agguato, e il ragazzo dovrà dare prova al mondo, e soprattutto a se stesso, del vero valore di Invincible.
La nuova stagione animata di Invincible, adattata dall’omonimo fumetto di Robert Kirkman torna a colpire e scioccare con la sua crudezza, con animazioni decisamente più fluide e scene d’azione degne di un’opera supereroistica di tale nome.
La nuova era dell’animazione indie (a cura di Lia Cozzolino)
Non è un mistero che negli ultimi anni le grandi major dell’animazione americane facciano sempre più fatica a mantenersi sulla cresta dell’onda con prodotti animati degni di questo nome. E se è vero che lungometraggi come ‘Spider-man: across the spider-verse’ e ‘Il ragazzo e l’airone’ ci fanno ancora sognare, è altrettanto vero che in un panorama sempre più saturo dei servizi di streaming è facile che piccole perle passino in sordina o vengano addirittura cancellate.
Ed è con queste premesse che da qualche anno gli animatori indipendenti hanno rivolto il proprio sguardo a YouTube come trampolino di lancio per le proprie opere.
L’esempio più eclatante è ovviamente ‘Helluva Boss’, creato da Vivienne Medrano, meglio conosciuta come Vivziepop, in associazione con lo studio Spindlehorse.
Spin-off della serie ‘Hazbin hotel’, la serie vede come protagonista l’Imp Blitzø (la ‘o’ è silente), fondatore e direttore della I.M.P (Immediate Murder Professionals), un’agenzia che si occupa di omicidi su commissione a carico dei Peccatori dell’Inferno. Ad accompagnarlo nelle sue strampalate avventure in giro per l’Inferno ci sono sua figlia adottiva Loona e i coniugi Moxxie e Millie.
La serie non solo ha ricevuto ampio consenso da parte del pubblico, che ha dato vita in brevissimo tempo ad uno dei fandom più attivi del web, ma ha anche ottenuto il premio come miglior serie animata durante gli Streamy Awards 2023.
Altra serie in uscita prossimamente è ‘Lackadaisy’, basata sul webcomic di Tracy J. Butler, il cui pilot è uscito il 29 marzo 2023. Ambientata ai tempi del proibizionismo in un universo alternativo abitato da gatti, la serie ruota attorno agli associati del bar ‘Lackadaisy’, tra cui spiccano l’eccentrico Rocky, la dolce Ivy e il riluttante Freckle. Il successo si è rivelato tale da favorire, durante campagna di finanziamento sul sito di Backerkit, tenutasi nell’agosto dello scorso anno, il raccoglimento di ben 2 milioni di dollari, assicurando così non solo la produzione della prima stagione, ma anche di contenuti extra come i mini episodi, che intratterranno i fan fino all’uscita della prima stagione.
Menzione onorevole va fatta anche a ‘Murder drones’ e ‘The Amazing Digital circus’, entrambe opere del canale YouTube ‘Glitch’.
Un enorme riscatto quindi per il mondo ancora troppo sottovalutato dell’animazione indipendente, e una speranza per tutti gli amanti di questo magnifico mondo ancora pieno di possibilità.