Apple Arcade: per gli sviluppatori si tratta di “un ambiente tossico”
Gli sviluppatori sostengono che Apple non paghi per mesi e non risponda alle email
In un periodo in cui l’industria non brilla per il benessere dei dipendenti, alcuni developer anonimi che hanno lavorato in Apple Arcade hanno criticato parecchio il servizio gaming offerto dall’azienda di Cupertino.
Naturalmente non parliamo della resa effettiva offerta all’utente, bensì dell’ambiente lavorativo. Sembra, infatti, che Apple Arcade, anzitutto, non abbia alcun tipo di obiettivo definito, lasciando gli sviluppatori disorientati e senza punti di riferimento precisi.
Anche il rapporto con i team sarebbe sostanzialmente “tossico“: Apple non pagherebbe per mesi, comunicherebbe a malapena con i dipendenti e imporrebbe delle scadenze davvero complesse da rispettare senza fare i salti mortali. Uno sviluppatore ha definito il lavoro lì come “trovarsi in una relazione violenta“, il che è davvero preoccupante.
Il tutto emerge da un articolo di MobileGamer, il quale ha garantito appunto l’anonimato ai suddetti sviluppatori.
La qualità della vita dei dipendenti sarebbe davvero molto bassa
Uno dei problemi maggiori, come detto, è la questione dei pagamenti. I dipendenti sono praticamente costretti a “rincorrere” Apple per mesi, nonostante stiamo parlando di un compenso per il lavoro svolto, e che non andrebbe affatto ricercato bensì dovuto sin dal principio.
L’idea centrale della divisione Arcade è quella di finanziare in anticipo lo sviluppo di un titolo. Gli sviluppatori, dopo aver completato il gioco, riceverebbero le royalties derivanti dai download degli utenti.
Nei primi giorni di servizio questi pagamenti arrivavano in modo puntuale, ma adesso i tempi si sono dilatati moltissimo. In un caso parliamo di un’attesa di sei mesi, un periodo di tempo che ha messo a rischio la vita lavorativa del team vittima di questo ritardo.
“Possiamo passare settimane senza ricevere notizie da Apple, e il loro tempo di risposta generale alle e-mail è di tre settimane, se rispondono“.
“Spesso metà del team Apple non si presenta alle riunioni, e quando lo fa non ha idea di cosa stia succedendo e non può rispondere alle nostre domande, o perché non ha la minima idea di come rispondere o perché non è in grado di condividere tali informazioni per motivi di riservatezza“.
Classe '92 senza esserne pienamente consapevole, mi nutro di videogiochi, fumetti e prodotti video sin da quando ho memoria. Dato che non finirò tanto presto, perché non discuterne?