Baldur’s Gate 3: 10 differenze con DnD 5e
A quasi un anno dal lancio su pc Baldur’s Gate 3 non accenna a far smettere di parlare di sé.
Baldur’s Gate è una serie videoludica che vanta una delle licenze più importanti in assoluto, ovvero quella del gioco di ruolo Dungeons & Dragons. Ad occuparsi dello sviluppo del terzo capitolo è stata Larian Studios. Baldur’s Gate 3 si basa sulla quinta edizione (comunemente chiamata 5e) di DnD, riuscendo a restituire al giocatore la sensazione di star effettivamente partecipando ad una sessione del celeberrimo gioco di ruolo. Ma quali sono le differenze tra Baldur’s Gate 3 e la 5e di DnD?
Nonostante sia ormai ufficiale che Larian Studios non lavorerà né a un DLC né a un sequel dell’acclamatissimo gioco, lo studio belga non smetterà di supportare Baldur’s Gate 3. È infatti in arrivo la patch 7 per il GOTY 2023 (qui il nostro articolo), che introdurrà nuovi finali malvagi, nuovi temi musicali ma soprattutto sbarcheranno anche su console le mod. Nel frattempo Larian è anche al lavoro per portare la photomode e il crossplay.
Prima di cominciare con la lista delle differenze, è doverosa una premessa. Dungeons & Dragons è un gioco di ruolo le cui regole si basano su dei manuali che però, possono essere interpretate, piegate, stravolte, ignorate e persino inventate dal Dungeon Master (o DM), ovvero colui che conduce i giocatori attraverso la campagna.
1. Lanciare le pozioni… e non solo
Proprio come la controparte cartacea, Baldur’s Gate 3 è un gioco a turni. Finito il round di un personaggio, nel quale potrà svolgere la propria azione, toccherà a quello successivo e così via. Tra le azioni possibili c’è quella di usare delle pozioni curative per permettere ai personaggi di recuperare punti ferita persi in battaglia.
Quello che però hanno implementato i ragazzi di Larian difficilmente vi verrà permesso dal vostro DM. Infatti nel gioco è possibile lanciare una pozione curativa a terra o contro un compagno per ottenere il medesimo effetto. Questa strategia risulta fondamentale in battaglie difficili dato che lanciare una pozione a terra vi permetterà di coprire un’area, seppur piccola, di terreno in cui curare anche più di un membro del party.
Ma non è tutto qua. Questa dinamica infatti non si limita solamente alle pozioni di cura, ma anche a veleni e tossine. Il gioco permette infatti di potenziare le proprie armi con veleni di vario tipo, intingendole direttamente nello stesso o applicandolo a oggetti raccolti in game dal giocatore. Come per le pozioni però, sarà possibile lanciare tali oggetti a terra per poi intingerci l’arma. Questo vi permetterà di utilizzare un solo item per più personaggi.
2. I tiri di dado
Tantissime delle meccaniche di Dungeons & Dragons si basano sul lancio dei dadi. La gran parte delle azioni che un giocatore vuole compiere viene preceduta da un lancio di dado, generalmente un dado a 20 facce (o d20), il cui risultato può segnare il successo o il fallimento dell’azione stessa.
Questa meccanica è ovviamente anche alla base di Baldur’s Gate 3, ma con qualche accorgimento. Infatti nel videogioco esistono due principali tipologie di tiro di dado: la prima è quella classica, nella quale viene mostrato a schermo un vero tiro di dado relativo alla prova che il giocatore deve affrontare. La seconda invece avviene tramite un tiro “nascosto”, dove non viene mostrato il risultato del dado, ma solo il suo esito. In altre parole, se la prova è stata fallita o superata.
In questa seconda categoria rientrano i tiri di percezione passiva, ovvero la capacità di un personaggio di accorgersi di un elemento importante o fuori luogo all’interno di un determinato ambiente. Il più classico degli esempi può essere una leva o un pulsante dietro una libreria che, se tirata, permette di rivelare una stanza segreta. All’interno del gioco cartaceo questa capacità è predeterminata da un valore fisso, basato sulle statistiche dei personaggi, e non da un tiro di dado , come avviene nel gioco. Infatti, quando il giocatore passa vicino ad un elemento di questo tipo, il gioco eseguirà automaticamente un tiro nascosto per ogni membro del party.
Qui arriviamo anche ad una seconda differenza tra i due giochi: ovvero il fatto che sia possibile ripetere un tiro cambiando personaggio del party. Sia per i tiri nascosti che per quelli classici, il gioco infatti permetterà di fare un tentativo con ogni membro del party attivo. Questo aumenta notevolmente le probabilità di riuscita delle prove. Se, ad esempio volete fare una prova di forza per estrarre una spada dalla roccia, ma fallite il tiro con il vostro personaggio, il gioco vi permetterà di riprovare selezionando un altro membro del party. Questo generalmente non viene permesso in una sessione di DnD.
3. Gli oggetti magici
Nonostante il mondo di DnD sia un mondo Fantasy, in una classica campagna imbattersi in un oggetto magico è un evento piuttosto raro. Questa è un’altra delle differenze tra Baldur’s Gate 3 e la 5e di DnD.
Gli oggetti magici sono molto potenti e molto costosi e permettono ai personaggi di ottenere vantaggi davvero importanti sia durante i combattimenti che al di fuori di essi. Avere un vantaggio su determinate prove di caratteristica (ovvero la possibilità di lanciare due dadi e scegliere il risultato più alto) o dei bonus permanenti è qualcosa che difficilmente un Master permetterà al party in maniera massiccia.
All’interno del videogioco, invece, gli oggetti magici sono all’ordine del giorno. Già nelle primissime ore e ai primissimi livelli non faticherete ad avere l’inventario pieno di armi incantate o equipaggiamento magico. Va detto che molti di questi possono essere simili se non addirittura uguali. Questo vi permetterà però di scambiare diversi oggetti di valore con i mercanti del mondo di gioco.
4. Le pergamene
Il combat system di Baldur’s Gate 3 è caratterizzato da un’impressionante profondità. Gli approcci possibili alle singole battaglie sono davvero innumerevoli e adattabile a qualsiasi strategia il giocatore voglia mettere in atto. Potrete affrontare gli scontri in maniera stealth o a viso aperto, approcciare con armi a distanza o da mischia, usare magie per potenziare i compagni, depotenziare i nemici o per infliggere enormi danni.
Rispetto alla controparte cartacea, il gioco del team belga offre un’ulteriore libertà: l’utilizzo delle pergamene. Queste sono dei consumabili che permettono ai personaggi di utilizzare l’incantesimo scritto sulla stessa anche se non lo conoscono. In Dungeons & Dragons l’utilizzo di questi oggetti è riservato solo a personaggi che soddisfanno determinati prerequisiti. Nel videogioco, invece, il loro utilizzo è stato esteso a tutti i tipi di personaggi. Potrete quindi finalmente castare una potentissima palla di fuoco anche con il vostro mezz’orco barbaro. Inoltre il numero di pergamene che troverete nel corso della vostra avventura è decisamente elevato rispetto a quello che normalmente potrebbe accadere in una campagna di DnD.
5. Azioni bonus
Come già accennato precedentemente Baldur’s Gate 3 è un gioco la cui fase di combattimento si svolge a turni, la cui durata all’interno del mondo di gioco è di 6 secondi . Durante questo lasso di tempo, i personaggi potranno muoversi (per una distanza pari alla loro velocità) ed eseguire due diversi tipi di azioni: le azioni principali, come ad esempio attaccare, lanciare un incantesimo o rianimare un compagno a terra e le azioni bonus, ovvero un tipo di azione che prevede un tempo di esecuzione minore.
Per rendere il combattimento del videogioco più dinamico, alcune azioni che verrebbero normalmente considerate “principali” sono state trasformate in azioni “bonus”. Questo è servito a rendere i turni di combattimento più dinamici, con un maggior numero di azioni e di conseguenza di strategie applicabili durante il turno. Ad esempio, potrete sia compiere un attacco che spingere un avversario, azione che potrebbe rivelarsi fondamentale per eliminare un nemico in più se fatto da altezze considerevoli. È anche stata inserita la possibilità di bere pozioni come azione bonus. Anche questo vi permetterà, ad esempio, di lanciare un incantesimo e bere una pozione di guarigione durante un unico turno. Anche il salto è considerato un’azione bonus, il che vi permetterà di aumentare non di poco la distanza che il vostro personaggio potrà coprire per avvicinarsi, o allontanarsi, dal combattimento.
6. Incantesimi
Un’ altra delle differenze tra Baldur’s Gate 3 e la 5e di DnD sono gli incantesimi, sui quali il team di Larian è intervenuto in maniera molto importante, modificando le regole del gioco cartaceo.
In un normale turno di Dungeons & Dragons non è permesso utilizzare due incantesimi, indipendentemente se essi siano considerati azioni bonus o principale. Infatti, almeno uno dei due dovrà essere un trucchetto, ovvero un incantesimo “minore”. In Baldur’s Gate 3 invece potrete, ad esempio, allontanarvi dal vostro avversario utilizzando l’incantesimo “passo velato“, considerato un’azione bonus, e successivamente colpire il vostro nemico con un altro incantesimo che richieda un’azione principale per l’utilizzo.
Sono stati anche ritoccati gli stessi effetti degli incantesimi. Degli esempi possono essere l’incantesimo “volare“. L’incantesimo permetterebbe al personaggio appunto di volare, potendo anche sostare a mezz’aria. Nel gioco invece il potere risulta decisamente più limitato, dato che al personaggio verrà permesso “solo” di spostarsi da un punto A ad un punto B, ma senza poter fermarsi in volo.
Un altro esempio può essere “vita falsata“, un incantesimo che permette di aumentare i propri punti ferita in maniera temporanea. Nel videogioco il valore aggiuntivo è fisso, mentre in DnD è determinato da un tiro di dado più un valore fisso.
7. Classi e livelli
In fase di creazione del personaggio, oltre alla razza e all’estetica, dovrete selezionare la vostra classe. Ogni classe ha delle abilità e caratteristiche uniche, che si sbloccheranno e potenzieranno con l’avanzare dei livelli. Una feature molto interessante del mondo di Dungeons & Dragons è quella di poter creare personaggi multiclasse, ovvero che attingono al potere di due o più classi differenti. Questo permette di creare delle sinergie potentissime.
Questa meccanica è ovviamente presente anche nel videogioco, anche se solo a partire dalla difficoltà “media”. Quello che però ha modificato Larian Studios è innanzitutto il livello massimo. Infatti i personaggi di DnD possono aumentare fino al livello 20, mentre in Baldur’s gate 3 il cap massimo è il livello 12. Già da qui potrete immaginare quanto 8 livelli possano limitare la forza dei vostri personaggi, che siano multiclassati o meno.
Alcune classi sono state anche modificate, probabilmente per snellire un po’ il gioco. Un esempio è sicuramente il barbaro, classe che già di per sé è una delle meno versatili. Infatti, a partire dal livello 3, il barbaro potrà scegliere uno tra 3 archetipi: Berserker, Cuore Selvaggio e Magia Selvaggia. Queste 3 sottoclassi sono differenti dalle opzioni che invece sono presenti nel Manuale del Giocatore di Dungeons & Dragons.
8. I riposi
Il sistema del “riposo” è quella dinamica di gioco che permette ai personaggi di recuperare punti ferita, slot incantesimi o l’utilizzo di determinate abilità. Sia in Baldur’s Gate 3 che in DnD esistono due tipi di riposo: Il riposo breve, che permettere solo un recupero parziale, e il riposo lungo, che invece permette un recupero totale. Questi rappresentano un’altra delle differenze tra Baldur’s Gate 3 e la 5e di DnD.
Il riposo breve nel videogioco permette di recuperare una quantità di punti ferità pari alla metà del loro totale. Inoltre nel videogioco i riposi brevi sono limitati a due, dopodiché sarà necessario effettuare un riposo lungo per poterli ripristinare. Nel gioco cartaceo, invece, i riposi brevi sono illimitati, ma restituiscono un numero di punti ferita pari al risultato di un lancio di dado che può essere fatto più volte. Il tipo di dado e il numero di volte che viene lanciato è determinato dal livello (un dado vita per livello del personaggio) e dalla classe del personaggio (ogni classe ha un dado vita di valore diverso).
Vi sono delle differenze anche per quanto riguarda il riposo lungo. Infatti, se nel gioco cartaceo esso può essere effettuato una volta ogni 24 ore e serve a ripristinare la totalità di punti ferita, incantesimi e alcuni dadi vita spesi durante il riposo breve, nel videogioco avrete bisogno di provviste (che si trovano nel mondo di gioco) per poterlo effettuare. Se non ne avrete un quantitativo sufficiente per un riposo lungo, avrete un recupero parziale.
9. La sintonia
Questa, tra tutte le differenze tra Baldur’s Gate 3 e la 5e di DnD, è una delle più importanti.
Il concetto di “sintonia” nasce con la 5e di Dungeons & Dragons ed è un sistema che serve a limitare l’utilizzo di oggetti magici da parte dei personaggi. Infatti il possessore dovrà entrare in sintonia con tali oggetti per utilizzarli. Ogni personaggio può essere in sintonia con un massimo di 3 oggetti alla volta.
Questa meccanica è stata completamente ignorata da parte di Larian Studios. Questo vi permetterà di equipaggiare ogni membro del party con quanti più oggetti magici possibili, così da renderlo molto potente.
10. L’allineamento
L’ultima delle differenze tra Baldur’s Gate 3 e la 5e di DnD è l’allineamento.
Quando create un personaggio in DnD una sua caratteristica fondamentale sarà l’allineamento. Esso non è altro che un’indicazione che determina il comportamento, la morale e l’etica del vostro avatar. L’allineamento è determinato dalla combinazione di due elementi: bene/male e legge/caos. Queste due dicotomie hanno, oltre ai due estremi, la neutralità, che sta nel mezzo. I personaggi “legali” seguiranno la legge, ma potranno agire sia per le forze del bene che per quelle del male. Allo stesso modo, un personaggio “caotico” agirà al di sopra della legge, secondo una propria morale.
Anche in questo caso gli sviluppatori hanno deciso di lasciare una maggiore libertà ai giocatori, non inserendo l’allineamento ma lasciando loro più libertà. Discorso un po’ diverso per i personaggi che prenderanno parte all’avventura insieme al protagonista. Infatti essi reagiranno in maniera diversa in base a come il giocatore deciderà in merito a determinate situazioni. Potranno approvare o disapprovare il comportamento e, in alcuni casi, anche abbandonare il gruppo se si troveranno troppo in disaccordo.
Queste sono le principali differenze tra D&D e Baldur’s Gate 3. Se vi appassiona il mondo del GDR abbiamo fatto una recensione in anteprima della beta di un videogioco s tema, Demon’s Mirror. La trovate qui.