Bartender Glass of God: Crunchyroll ha annunciato l’arrivo dell’anime
Il titolo sarà disponibile in Europa, nelle Americhe, Africa, Oceania, Medio Oriente e CSI
Il sito web ufficiale del nuovo adattamento del manga Bartender, opera dello scrittore Araki Joh e dell’illustratore Kenji Nagatomo, ha rivelato che l’anime si intitolerà Bartender Glass of God (Bartender: Kami no Glass) e sarà presentato in anteprima nell’aprile 2024 su Crunchyroll. Il sito ha anche rivelato una nuova visual e lo staff principale.
È, dunque, Ryōichi Kuraya (Tsugumomo) a dirigere l’anime presso lo studio Liber (The Ice Guy and His Cool Female Collega). Mariko Kunisawa (Ascendance of a Bookworm) ne sta supervisionando le sceneggiature e Yōichi Ueda (The Night Beyond the Tricornered Window) è il character designer ed il chief animation director.
Non si tratta, come dicevo, del primo adattamento ricevuto dal manga originale. Un precedente anime televisivo di 11 episodi è stato, infatti, presentato in anteprima in Giappone nell’ottobre 2006. La serie era diretta da Masaki Watanabe presso il Palm Studio, con le sceneggiature di Yasuhiro Imagawa ed il character design di Hirotaka Kinoshita.
Qualche parola in più sul manga
Araki e Nagatomo hanno presentato per la prima volta la loro acclamata opera nel 2004. Pubblicata inizialmente sul seinen magazine Super Jump, della Shūeisha, è poi passata, nel 2011, al Grand Jump. I singoli capitoli sono stati raccolti dalla casa editrice e pubblicati in ventuno volumi tankōbon, tutt’ora inediti in Italia. Mentre, infatti, in Giappone, l’opera ha venduto oltre 2,8 milioni di copie, ha, invece, ricevuto una tiepida accoglienza al di fuori dei confini nazionali.
Comunque il successo riscosso in patria ha portato alla realizzazione di tre manga spin-off (Bartender à Paris, Bartender à Tokyo e Bartender 6stp), serializzati su Grand Jump e Grand Jump Premium tra il 2012 e il 2019. Inoltre, oltre agli adattamenti anime, la storia ha anche ispirato un dorama, trasmesso su TV Asahi nel 2011, che ha avuto come protagonista Masaki Aiba, del gruppo j-pop Arashi.
La trama
Bartender segue la vita notturna di Ryū Sasakura, un barman prodigio che si dice realizzi i migliori cocktail che chiunque abbia mai assaggiato. Al ritorno dai suoi studi in Francia, Ryū lavora inizialmente come assistente per un barista senior al bar Lapin. Successivamente apre il proprio locale, l’Eden Hall, nascosto in un angolo del quartiere di Ginza nel centro di Tokyo. Si dice che i potenziali clienti non possano semplicemente trovare ed entrare nell’Eden Hall, ma debbano essere invitati dall’ospite. Sasakura è noto soprattutto per servire il “Bicchiere degli Dei” (神のグラス Kami no Gurasu). Non si tratta di una bevanda in particolare, ma della sua abilità di servire il cocktail giusto ad ogni cliente a seconda della situazione in cui quest’ultimo si trova.
Nel corso del manga, infatti, varie figure, tutte accomunate da problemi insoliti e pesanti fardelli, vengono invitate nell’Eden Hall e vengono accolte dai raffinati drink di Sasakura. Questi cocktail, aiutati dai modi cordiali del giovane barista ed alla sua disponibilità all’ascolto, sembrano portano i clienti a riflettere sulle loro vite e a decidere una linea d’azione per affrontare i loro problemi.
L’unico altro personaggio regolare è Miwa Kurushima (来島 美和, Kurushima Miwa), la nipote del proprietario dell’Hotel Cardinal, Taizo Kurushima. È impiegata presso l’azienda di famiglia e chiede al protagonista di proporsi per il posto di barista in albergo. Ryū viene inizialmente rifiutato da Kamishima, il direttore del reparto bevande dell’hotel. Tuttavia, su insistenza di Miwa, Taizo incontra Ryu e rimane affascinato dalle sue capacità, arrivando a chiederle di insistere affinché Ryu lavori con loro.
Avete visto la vecchia serie? Che ne pensate? Vi interessa quella nuova?
In chiusura vi lasciamo ad altre interessanti notizie sul mondo di manga ed anime: Crunchyroll annuncia l’arrivo di cinque nuovi film nel suo repertorio e Radiation House riprende la pubblicazione.
Appassionata di scrittura ed innamorata della cultura giapponese, trovo ispirazione sia nei racconti in cui mi immergo sia nei videogiochi che esploro. Attraverso manga, anime e la ricca tradizione artistica del Giappone, coltivo la mia creatività e la mia curiosità per mondi nuovi e avvincenti.