Cuore, recensione del nuovo fumetto cyberpunk di Simone Pace
Dopo il successo di Fiaba di Cenere, vincitore del Premio Nuovi Talenti al Romics, Simone Pace torna sugli scaffali delle fumetterie con Cuore, una nuova graphic novel cyberpunk ambientata in un futuro distopico.
Cuore, pubblicato sia in formato digitale che in cartonato da Edizioni BD e presentato in anteprima al Romics, è ora disponibile sugli store online, nelle librerie e fumetterie di tutta Italia.
Ma di cosa parla il nuovo fumetto di Simone Pace?
Trama e ambientazione
Cuore ci porta in un lontano futuro distopico, dove gli umani, a seguito di una serie di incidenti, hanno deciso di ripudiare ogni forma di tecnologia. Questa decisione ha portato a feroci scontri con le forme di vita artificiali, gli androidi, che una volta vivevano in sintonia con gli umani, guidandoli nel progresso tecnologico. Ora, pattuglie di estremisti umani rastrellano la città in cerca di forme di vita artificiali da massacrare, guidati dal feroce generale Bermellòn.
Protagonista della vicenda, è A1M4, o Alma, che troviamo a vagare per la città in cerca del Cuore, un dispositivo tecnologico nato prima della guerra per aiutare l’umanità a prosperare. Il Cuore connetteva tutte le forme di vita artificiali ed è ciò che ha generato gli androidi, suoi emissari, mandati in giro per il mondo ad aiutare l’uomo nello sviluppo tecnologico. Tutti gli androidi sono interconnessi al Cuore che, però, dall’inizio della guerra ha smesso di “battere” lasciando A1M4 e i suoi simili isolati e disorientati.
Egli però non è un androide qualsiasi ma è l’artefice della famosa strage di Zenga, l’evento che fece scoppiare il conflitto.
Il filtro viola e blu del presente
Le tavole di Simone Pace si caratterizzano per uno stile grafico dinamico e ricco di dettagli. Ciò che salta immediatamente all’occhio leggendo il fumetto è la palette di colori utilizzata per riempire i fantastici disegni. Svariate tonalità di violetto e azzurro si susseguono nelle tavole, riempiendo le pagine di colori dai toni patinati che trasmettono un’atmosfera fredda e impassibile ma in perfetta sintonia con l’ambientazione del fumetto.
All’inizio il protagonista del fumetto può infatti sembrare un apatico automa il cui sguardo non lascia trasparire molte emozioni. Ma se l’androide può sembrare inizialmente poco espressivo, pian piano che progrediamo nella lettura scopriamo che Alma, e in generale tutti gli androidi che incontriamo nel fumetto, hanno un loro lato sensibile e molto più “umano” di quanto non diano a vedere. Anzi, sono proprio gli androidi gli unici che vediamo lasciarsi andare a pianti e sfoghi di rabbia, e a provare in generale le emozioni più intense all’interno dell’opera di Simone Pace.
Non è un caso che gli unici momenti all’interno di Cuore in cui i colori si fanno più caldi e vividi sono quelli in cui esploriamo i ricordi di A1M4, ovvero i momenti felici precedenti al conflitto che l’androide porta dentro di sé. Se infatti il presente sembra avvolto da un filtro viola e blu che rende tutto più freddo, scopriamo che i colori caldi e accesi non sono scomparsi ma esistono, gelosamente custoditi all’interno dei ricordi dell’androide.
Uomo e IA, è possibile una convivenza?
Il confronto tra uomo e macchina è sempre stato uno dei grandi temi della fantascienza, sviluppato e affrontato in svariate opere dell’immaginario fantascientifico e in particolare del cyberpunk. Basti pensare a film, fumetti e anime come Blade Runner, Terminator, Ex Machina, Ghost in the Shell, Pluto e tanti altri.
Anche Cuore non è da meno, ma se la tematica può sembrare un qualcosa di già visto, l’approccio ad essa sicuramente non lo è. In primis, all’interno del fumetto, abbiamo un ribaltamento dei ruoli tipici di questo tópos fantascientifico: in Cuore non è l’umanità ad essere sull’orlo dell’estinzione, bensì la macchina, o meglio, l’intelligenza artificiale. Gli androidi sono ferocemente braccati dall’uomo, che dà loro la caccia e ne espone i cadaveri alla folla. La missione di A1M4 è quella di trovare il Cuore per salvare i suoi fratelli emissari dispersi per la città, prima che vengano scovati e completamente annientati. Questa volta è l’uomo a ricoprire il ruolo della minaccia, avendo preso il sopravvento sulle macchine.
In realtà all’interno del fumetto gli esseri umani si dividono in due fazioni distinte. La prima, già citata, è quella che ripudia la tecnologia e dà la caccia agli androidi, mentre la seconda (anche se si tratta di una piccolissima minoranza) continua a convivere con essi e combatte al loro fianco. Quest’ultima fazione è totalmente devota alle intelligenze artificiali, ma in modo maniacale e morboso. I suoi membri ricordano dei fanatici religiosi, arrivando a somigliare in tutto e per tutto ad una vera e propria setta. Essi modificano o sostituiscono parti del loro corpo con innesti meccanici e venerano gli androidi come delle vere e proprie divinità, affidandosi a loro e pregandoli nei momenti di difficoltà.
La risposta di Cuore
Le due fazioni sono quindi agli estremi, da un lato abbiamo il ripudio assoluto della tecnologia, sfociato in un genocidio nei confronti degli androidi e dall’altro lato una totale e ossessiva adorazione verso di essi, che ha portato ad una sorta di simbiosi tra uomo e macchina. L’intento di Cuore è dunque quello di mostrare dei possibili scenari futuri, mettendoci in guardia dalle conseguenze di una convivenza prolungata tra essere umano e IA? Sono questi i rischi di uno sviluppo tecnologico incontrollato?
Ultimamente si sente spesso parlare della velocità di sviluppo delle intelligenze artificiali e dei risultati che esse stanno raggiungendo. Non è raro imbattersi in immagini, testi, video, musica o addirittura programmi completamente generati da IA, e viene dunque lecito chiedersi se queste intelligenze artificiali possano prima o poi arrivare a sostituire l’uomo in determinate mansioni.
Nel fumetto la questione messa in ballo è proprio questa. Quanto l’affidarsi a queste intelligenze artificiali o venirne sostituiti sia effettivamente utile al progresso dell’umanità? Nel lontano futuro di Cuore, gli umani hanno convissuto assieme agli androidi (o emissari), che li hanno guidati verso un notevole progresso e sviluppo tecnologico, svolgendo per loro diverse mansioni. Ma ad un certo punto il fumetto si interroga su una questione: dopo questo lungo periodo di convivenza, l’uomo sarebbe ancora in grado di creare qualcosa o di svolgere quelle mansioni di cui si sono occupate le IA? A questi interrogativi Cuore offre una soluzione che, condivisibile o meno, porta ad un interessante ed originale epilogo.
Un decadimento silenzioso
Un elemento peculiare e sicuramente affascinante che troviamo all’interno di Cuore è come viene rappresentato e percepito l’ambiente urbano. Ci troviamo un un futuro lontano, ma il paesaggio che fa da contorno alla vicenda non è di certo avveniristico. E probabilmente sarebbe strano il contrario, ci troviamo pur sempre in una zona di guerra, ma seppur calato in quel contesto, il panorama che ne vien fuori riesce a risultare affascinante.
Gli edifici che ci si parano davanti sono enormi e dalla forma pittoresca, come effettivamente ci si aspetterebbe da una città futuristica, ma si tratta di costruzioni fatiscenti e logorate dai segni della guerra. Il loro aspetto decadente ci ricorda che siamo ben lontani dai tempi di pace in cui probabilmente furono costruiti.
Un tempo questi palazzi dovevano essere le lussuose dimore dei cittadini. Ma, dallo scoppio del conflitto, sono stati abbandonati e lasciati ad un solitario e silenzioso decadimento, facenti parte di quella tecnologia ferocemente ripudiata. Ma anche se disabitati, questi colossali fabbricati sono spesso i veri protagonisti delle tavole che, tanto imponenti quanto vuoti, non di rado rubando la scena ai personaggi. Questi ultimi sono infatti spesso relegati a compiere le loro azioni ai margini delle tavole, permettendoci di ammirare il singolare paesaggio urbano di Cuore.
Grovigli di tubi e cavi sono onnipresenti nelle illustrazioni e si diramano per i palazzi in tutta la città. Fuoriescono da tutti gli edifici e si propagano per le vie, tutti collegati ad un unico nucleo centrale: quello del Cuore. E, proprio come se ci trovassimo di fronte ad un grande sistema nervoso, lo scenario urbano che ne emerge è lo specchio di un Cuore che sta pian piano smettendo di battere.
Conclusione
Tirando le somme, Cuore di Simone Pace porta una ventata d’aria fresca allo scenario fumettistico fantascientifico. Sfogliando le pagine veniamo catapultati in un mondo futuristico in declino e tutt’altro che all’avanguardia, reso però affascinante dal tratto peculiare di Simone Pace e da un interessante utilizzo dei colori e delle forme. Le tematiche trattate, seppur niente di nuovo all’interno dell’immaginario cyberpunk, sono efficacemente ritrattate in un’ottica più in linea con i nostri tempi. Probabilmente diversi personaggi meritavano un maggiore approfondimento, alcuni più di altri, ma tutto sommato Cuore riesce ad essere più che esaustivo nelle sue 296 pagine a colori.
La trama risulta piuttosto lineare, con qualche flashback che ci riporta nel passato per colmare alcuni dubbi e mostrarci il mondo di Cuore prima del conflitto. Sulle pagine finali il fumetto prende una direzione decisa, e forse anche un po’ aspettata, che riesce però ad arrivare ad un epilogo toccante senza risultare smielato.
Se siete amanti della fantascienza o del cyberpunk e cercate qualcosa di diverso dal solito, oppure se cercate una storia coinvolgente, che stuzzichi la vostra curiosità su tematiche attuali e con un tratto grafico originale, Cuore fa sicuramente al caso vostro.
#INBREVE
Il fumetto cyberpunk che non ti aspetti
Cuore ci porta in un lontano futuro, dove una guerra tra umani e androidi si sta concludendo con la disfatta di questi ultimi. Il protagonista, l’androide A1M4 si fa strada nella città, alla ricerca del Cuore, l’unico dispositivo in grado di salvare i suoi simili. Nonostante le tematiche possano risultare qualcosa di già visto all’interno del panorama fantascientifico, Simone Pace riesce a costruire un intreccio interessante e non banale, in linea coi tempi e caratterizzato da uno stile grafico innovativo.