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Final Fantasy VII remake: Traces of two pasts – Recensione

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Final Fantasy VII REMAKE: Traces of Two Pasts
Traces of two pasts arriva finalmente in Italia grazie alla pubblicazione di Jpop. Qui la nostra recensione!

Grazie a Jpop, noi di Animaku abbiamo potuto leggere e portarvi la recensione di Final Fantasy VII remake: Traces of two pasts, romanzo tratto dall’omonimo videogioco, uscito in Italia a giugno 2024.

Il 10 aprile 2020 Square Enix pubblica l’attesissimo Final Fantasy VII: Remake per Ps4. Questo titolo, oltre ad essere il remake di uno dei capitoli più amati dell’intera saga di Final Fantasy, è anche la prima parte di un progetto più grande, il progetto Remake, composto da un totale di 3 capitoli. Il secondo capitolo ha visto la luce il 29 febbraio di quest’anno in esclusiva temporanea su Ps5.

Il primo capitolo ha riscosso un enorme successo, superando le 3,5 milioni di copie vendute nei primi 3 giorni, rendendolo uno dei migliori lanci su Ps4. Successo purtroppo non replicato dal secondo capitolo, che invece sembrerebbe avere venduto meno delle aspettative del colosso giapponese Square Enix.

Il progetto Remake, però, non si è limitato solamente all’ambito videoludico. Infatti, con il lancio di Final Fantasy VII remake in Giappone sono stati pubblicati diversi libri. Il primo, Final Fantasy VII Remake Material Ultima Plus è un libro pubblicato nel 2021 che contiene, oltre a diverse illustrazioni e artwork relativi al primo capitolo e relativo DLC, anche un’intervista esclusiva a Motomu Toriyama. Insieme al libro appena citato è stato pubblicato anche il volume Final Fantasy VII remake: Traces of two past, romanzo che indaga sul passato di Tifa ed Aerith.


Il volume


Il volume si presenta in maniera molto elegante e con una copertina morbida. L’illustrazione sulla sovraccoperta è stata mantenuta invariata dall’edizione originale, con Aerith e Tifa protagoniste. La stessa immagine è ripresa anche sulla copertina del volume, ma in bianco e nero.

Final Fantasy VII remake: Traces of two pasts - B/N

Final Fantasy VII remake: Traces of two pasts – B/N

La versione italiana del romanzo conta un totale di 388 pagine, divise in 3 capitoli: Episode 1: – Tifa, Episode 2 – Aertih e Episode 3: – Aerith: Coda. 

Il primo capitolo, dedicato a Tifa Lockhart è il più corposo dei 3 con circa 200 pagine. Seguito da quello dedicato ad Aerith Gainsborough.


La trama


Final Fantasy VII remake: Traces of two past è scritto da Kazushige Nojima, penna già molto nota all’interno del mondo Square Enix. Nojima, infatti, è uno scrittore e sceneggiatore giapponese che ha preso parte ad alcune a delle opere più importanti di Square Enix. Egli ha infatti partecipato alla sceneggiature dell’originale Final Fantasy VII, Kingdom Hearts, Final Fantasy X-2, Kingdom Hearts II e Final Fantasy XV.

La storia narrata nel volume si ambienta a cavallo tra la fine del primo videogioco e l’inizio del secondo. Il volume si divide in 3 parti: nella prima il lettore scoprirà il passato di Tifa, raccontato dalla stessa eroina originaria di Nibelheim. Nel secondo capitolo, invece, la stessa operazione verrà ripetuta per Aerith. L’ultimo e terzo capitolo si differenzia dai due precedenti. Infatti, in queste ultime pagine sempre incentrate su Aerith, seguiremo il punto di vista di un soldato della Shinra coinvolto in delle indagini sulle origini di Aerith e della Shinra stessa.

Quest’ultima è una ritrazione di Final Fantasy VII Remake: Picturing the past, una storia scritta dallo steso Nojima e contenuta Final Fantasy VII Remale: World preview.


Tifa


Tracce di Tifa è il titolo del primo capitolo ed è interamente dedicato  a Tifa. Esso proietterà il lettore nel passato dell’eroina,

Final Fantasy VII remake: Traces of two pasts - Tifa

Final Fantasy VII remake: Traces of two pasts – Tifa

aggiungendo interessanti e preziosi dettagli a tutto quello che già sapevamo.

La storia di Tifa inizia nel periodo della sua adolescenza e della sua vita nella tranquilla Nibelheim. Scopriremo di come ella rimarrà bloccata nella sua cittadina natale a differenza dei compagni maschi, tra i quali anche Cloud, che invece partiranno alla volta di una vita oltre i confini di Nibelheim. Qui, Tifa si costruirà una nuova vita grazie al maestro Zangan, il quale le fornirà dei manuali per l’allenamento. Dopo questo periodo trascorso ad immaginare una vita lontana da casa, gli eventi del libro si sovrapporranno con alcune vicende narrate anche nel videogioco: l’attacco di Sephiroth a Nibelheim e la sua distruzione.

Dopo questi eventi la storia si sposterà nei Bassifondi di Midgar, anch’essi presenti nel videogioco, dove seguiremo Tifa durante un percorso di riabilitazione dalle ferite causatele da Sephiroth e il suo adattamento ad una nuova vita. Qui al protagonista dovrà fare i conti con uno stile di vita molto diverso da quello a cui era abituata. Nel suo percorso farà la conoscenza di diversi nuovi personaggi tra i quali delle vecchie conoscenze, come Wedge e Jesse, e la storia indagherà le ragioni che l’hanno spinta ad entrare a far parte dell’Avalanche.

La parte dedicata a Tifa è probabilmente quella più riuscita e il cui ritmo risulta più incalzante. Nonostante alcune informazioni fossero già note ai videogiocatori, come la sua infatuazione per Cloud in adolescenza o il devastante attacco di Sephritoth a Nibelheim, riesce comunque ad aggiungere dettagli utili per approfondire la psicologia di Tifa. Anche i personaggi secondari, come il già citato maestro Zangan o coloro che popolano i bassifondi di Midgar, sono riusciti.


Aerith


Final Fantasy VII remake: Traces of two pasts - Aerith

Final Fantasy VII remake: Traces of two pasts – Aerith

Nel capitolo dedicato ad Aerith, chiamato appunto Traces of Aerith, seguiremo la protagonista durante la sua infanzia trascorsa insieme ad Elmyra, dopo la prematura scomparsa della madre biologica Ifalna.

Il capitolo si concentrerà principalmente sulla vita di Aerith a Midgar e di come sia costretta a nascondere la propria vera identità. Così com’è successo nel capitolo dedicato a Tifa, anche in questo caso incontreremo diversi personaggi: alcuni conosciuti, come la già citata Elmyra o Zack, ed altri completamente inediti.

Capitolo forse più debole rispetto a quello dedicato a Tifa, in quanto riesce meno a far luce sul personaggio di Aerith rispetto a quanto fatto con l’altra protagonista.

Come già accennato in precedenza, il terzo e ultimo capitolo del romanzo si differenzia dai due precedenti. In esso il punto di vista della narrazione è quello di un soldato della Shinra, Lonny, figlio di Marielle, donna che si prenderà cura di Aerith a Midgar. Pur rimanendo dedicato ad Aerith, il capitolo si concentra sulle indagini di Lonny sul passato della ragazza.


Un respiro da videogioco, ma per i fan


Tutti coloro che hanno giocato e amato Remake e Rebirth apprezzeranno sicuramente anche questo volume. Infatti, la nota più positiva di Traces Of Two Pasts è sicuramente l’incredibile fedeltà al mondo di Final Fantasy che riesce a restituire al lettore. Il lavoro fatto da Nojima risulta impeccabile da questo punto di vista.

Gli elementi in comune tra le ambientazioni ed elementi del libro e quelli del videogioco sono molteplici, ma mai posti in maniera incoerente rispetto alla narrazione. Un esempio su tutti sono sicuramente i manuali che il maestro Zangan fornisce a Tifa nel primo capitolo per il suo addestramento. Essi, infatti, sono gli stessi che il giocatore troverà sparsi nel mondo di gioco e che permetteranno ai diversi membri del gruppo di ottenere nuove abilità.

I background delle due eroine risultano però interessanti solo per i veri fan della saga. Infatti la struttura del racconto è molto semplice, forse fin troppo banale. I capitoli alternano brevi interazioni tra i membri del gruppo, molto semplici e ripetitivi, a parti più corpose dedicate al passato delle protagoniste. Le dinamiche di gruppo rimangono cristallizzate per tutto il volume in quei ruoli ben definiti che vedono Cloud come il guerriero solitario e silenzioso, mentre Red XIII e Barrett incalzano la narratrice con qualche domanda giusto per far proseguire il racconto.

Anche le pagine dedicate al passato di Tifa ed Aerith seguono una narrazione molto semplice e con pochi guizzi. Quello che principalmente muoverà il lettore sarà proprio la curiosità di fare luce sulle loro storie. Anche i personaggi secondari, a parte qualche eccezione, risultano abbastanza anonimi e poco carismatici, lasciando spazio alle protagoniste. Sarebbe stato interessante avere un maggior approfondimento di alcuni personaggi, conosciuti e n0n.


Conclusioni


Il romanzo scritto da Nojima ed edito in Italia da Jpop risulta sicuramente un interessante approfondimento sul passato di Aerith e Tifa. Rimane però un’opera unicamente dedicata ai fan della saga e non consigliata a chi, invece, non conosce nulla dell’universo di Final Fantasy.

L’opera non riesce mai, e forse non è nemmeno mai stata sua intenzione farlo, a restituire un respiro più ampio alla storia.  Essa non cerca di coinvolgere anche lettori non avvezzi a Final Fantasy. Sia perché gli eventi narrati iniziano in medias res, dando per scontate diverse conoscenze di eventi e di dinamiche, ma anche perché si limita semplicemente a fare luce sul passato delle due protagoniste. Questo avviene senza un approfondimento psicologico o senza che venga compiuto un effettivo viaggio dell’eroe da parte di nessuna delle due eroine.

Se amate Final Fantasy e siete curiosi di scoprire come proseguono le avventure di Cloud e compagni, vi consigliamo, se non lo avete ancora fatto, di recuperare il secondo capitolo del progetto Remake: Final Fantasy VII Rebirth.

#INBREVE
4

Traces Of Two Pasts, una buona lettura per i fan

Final Fantasy VII remake: Traces of two pasts è un romanzo canonico che esplora ed approfondisce il passato di Aerith e Tifa, a cavallo tra gli eventi di Final Fantasy VII remake e Final Fantasy VII Rebirth.

Scritto da Kazushige Nojima, già sceneggiatore dei videogiochi, il romanzo è un ottimo prodotto per i fan della saga di Final Fantasy. Il mondo del romanzo e i personaggi che lo popolano trascineranno il lettore in un’avventura in pieno stile Final Fantasy. L’autore riesce a trasporre in maniera molto fedele il videogioco sulle pagine del romanzo, impresa tutt’altro che scontata.

L’opera rimane però dedicata ad un pubblico molto preciso e circoscritto, ovvero quello dei fan della saga, e non adatto a chi non è già a conoscenza degli eventi narrati in Final Fantasy VII Remake.

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