Ghost of Yotei: nascono le prime polemiche, a cui risponde l’ex capo di Sony

Ghost of Yotei polemiche
I fan insorgono: che la protagonista sia una donna è inaccettabile

Dopo la rivelazione, durante il PlayStation State of Play di Sony, dell’arrivo di Ghost of Yotei, sequel di Ghost of Tsushima, ecco che compaiono le prime polemiche al riguardo. Diversi fan del primo capitolo, infatti, hanno iniziato a lamentare la presenza di una protagonista femminile.

Forse stanco di queste assurde lamentele o forse solo desideroso di rispondere a tono, Shawn Layden, ex capo di Sony, ha deciso di non riuscire più a tollerare il machismo dominante nel mondo dei videogiochi.

Replicando ad una discussione che circolava online, Layden ha affermato che Ghost of Yotei è stato creato per rispecchiare la visione degli sviluppatori di Sucker Punch per il seguito di Ghost of Tsushima.

“È un gioco. Un intrattenimento. Una storia in cui un team di creatori crede. Vogliono realizzare questo”.

Layden ha ribadito, in poche parole, che si tratta di un gioco e, se qualcuno non piace, può sempre evitare di comprarlo. “Se non vi piace, non compratelo. Anzi, perché non realizzate voi stessi il gioco che desiderate?” Domanda più che lecita, su cui concordano tutti i fan che, invece, sono entusiasti di Ghost of Yotei e non aderiscono a queste polemiche.

Non tutti i giocatori sono uguali

La possibilità di impersonare un samurai donna, infatti, non ha spaventato tutti i giocatori, anzi! Uno di loro ha anche risposto condividendo un interessante studio storico riguardo “la storia e l’eredità delle donne samurai”.

Un altro ancora, invece, ha risposto all’autore del commento iniziale, indicando una possibile ricerca con cui approfondire le proprie conoscenze riguardo le onna-bugeisha o onna-musha, guerriere del Giappone premoderno che spesso combattevano al fianco degli uomini samurai, talvolta guidandoli.

Insomma, si tratta delle solite polemiche sterili, che già hanno travolto Assassin’s Creed Shadowscon addirittura diverse petizioni online che ne chiedevano la cancellazione. Fortunatamente, gli sviluppatori restano saldi nella loro visione, lasciando che chi polemizza si perda nella propria assurdità.

Comunque sia, polemiche o non polemiche, la protagonista, Atsu, sarà pronta a cavalcare sul monte Yōtei nel 2025. Sebbene non sia ancora chiara la direzione che prenderà la trama del videogioco, è possibile ipotizzare, data l’ambientazione a Hokkaido 300 anni dopo gli eventi del primo capitolo, che potrebbe trattarsi di una storia legata al popolo Ainu.

Fonte :

Appassionata di scrittura ed innamorata della cultura giapponese, trovo ispirazione sia nei racconti in cui mi immergo sia nei videogiochi che esploro. Attraverso manga, anime e la ricca tradizione artistica del Giappone, coltivo la mia creatività e la mia curiosità per mondi nuovi e avvincenti.

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