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Yasuke: la storia del Samurai africano

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Yasuke
Dopo l’annuncio, da parte di Ubisoft, del nuovo Assassin’s Creed Shadows, si torna a far luce su una figura storica ricorrente. Parliamo di Yasuke, il samurai africano che ha ispirato anime, racconti e videogiochi.

La storia del samurai africano Yasuke è una delle più affascinanti e meno conosciute dell’era feudale giapponese. La sua vita ha ispirato racconti e leggende riportate su diversi media, fino ad essere una delle figure centrali del prossimo gioco della serie Assassin’s Creed, Assassin’s Creed: Shadows, in uscita a novembre.


 Chi era Yasuke: il samurai africano e la sua eredità


Quella di Yasuke è una testimonianza del potere delle storie di attraversare confini culturali e temporali. Laddove molti conoscono il personaggio fittizio protagonista di serie anime, manga o videogame, la storia ci racconta molto di più riguardo a Yasuke.  Esplorando le sue origini, il suo incontro con Oda Nobunaga, la sua vita da samurai e la sua eredità nella cultura popolare, conosciamo più a fondo la persona oltre che al personaggio.


Origini di Yasuke


Yasuke era originario dell’Africa, e sebbene ci siano diverse teorie sulla sua esatta provenienza, la più accreditata lo identifica come proveniente dalla regione dell’attuale Mozambico. Yasuke arrivò in Giappone nel 1579 al servizio di Alessandro Valignano, un gesuita italiano di alto rango responsabile delle missioni dell’ordine in Asia. Valignano era noto per il suo interesse a stabilire rapporti con le culture locali e per la sua convinzione che l’adattamento culturale fosse essenziale per il successo delle missioni gesuite. Yasuke, con la sua presenza imponente e la sua pelle nera, rappresentava un collegamento tangibile con le terre lontane e misteriose dell’Africa.

Il contesto storico in cui Yasuke arrivò in Giappone era quello del periodo Sengoku, un’epoca di costante guerra civile, intrighi politici e rapida evoluzione culturale. I signori della guerra locali, o daimyo, erano costantemente alla ricerca di nuove tecnologie, alleanze e conoscenze per consolidare il proprio potere. In questo clima, la presenza di stranieri era sia una curiosità che una potenziale risorsa.


Un incontro che cambia la vita


L’incontro di Yasuke con Oda Nobunaga, uno dei più potenti e influenti daimyo dell’epoca, fu un momento cruciale nella sua vita. Nobunaga, conosciuto per il suo carattere innovativo e la sua apertura mentale, rimase immediatamente colpito da Yasuke. Secondo le cronache storiche, Nobunaga inizialmente sospettò che la pelle nera di Yasuke fosse stata tinta e ordinò che fosse lavato per verificarne l’autenticità. Una volta convinto della sua naturalezza, Nobunaga fu affascinato dalla presenza fisica e dall’energia di Yasuke, al punto da prenderlo sotto la sua protezione e al suo servizio.

La decisione di Nobunaga di accogliere Yasuke nel suo seguito non era solo un atto di curiosità. Nobunaga vedeva in Yasuke un simbolo della sua apertura verso il nuovo e l’inesplorato. Yasuke divenne rapidamente una figura di rilievo alla corte di Nobunaga, distinguendosi per la sua lealtà e abilità. Fu battezzato con il nome giapponese di Yasuke e ricevette il titolo di samurai, un’onore che comportava non solo il rispetto ma anche responsabilità significative. Si crede che il suo nome d’origine fosse Yussuf, derivante dalla popolazione macua, stanziata nel settentrione dell’Africa orientale portoghese.

Yasuke

Yasuke / Kintaro Publishing


Yasuke il samurai


Sotto Nobunaga, Yasuke visse una vita che nessun altro africano in Giappone aveva mai vissuto. Come samurai, Yasuke fu addestrato nelle arti marziali, nella strategia militare e nelle tattiche di combattimento. Partecipò a diverse campagne militari, dimostrando il suo valore e la sua lealtà. Yasuke era presente durante molti eventi chiave del periodo, tra cui l’assedio del castello di Honno-ji nel 1582, un evento che segnò la fine del dominio di Nobunaga.

Durante l’assedio, Nobunaga fu tradito dal suo generale Akechi Mitsuhide e fu costretto a commettere seppuku, il suicidio rituale guerrieri giapponesi. Yasuke il samurai, fedele fino alla fine, combatté al fianco del suo signore fino alla morte. Dopo la caduta di Nobunaga, Yasuke fu catturato dalle forze di Mitsuhide. Secondo le cronache Mitsuhide, non considerando Yasuke un vero samurai ma piuttosto una curiosità esotica, decise di risparmiargli la vita e lo consegnò ai gesuiti a Kyoto. Da questo punto in poi, la traccia di Yasuke si perde nella storia.


Eredità e Miti


Nonostante la sua scomparsa dalle cronache storiche dopo la morte di Nobunaga, Yasuke ha lasciato un’impronta indelebile nella storia e nella cultura giapponese. La sua vita straordinaria è diventata oggetto di miti e leggende, che continuano a ispirare generazioni. Yasuke rappresenta un simbolo di diversità e interculturalità, dimostrando che le barriere razziali e culturali possono essere superate attraverso il coraggio e la determinazione.


Il samurai Yasuke e la cultura popolare


La figura di Yasuke ha trovato nuova vita nella cultura popolare moderna. La sua storia è stata raccontata attraverso vari media, tra cui anime, videogiochi e letteratura.


Anime


Nel 2021, Netflix ha rilasciato un anime intitolato Yasuke, che racconta una versione romanzata della sua vita. L’anime mescola elementi storici con fantastici, presentando Yasuke il samurai africano come un guerriero leggendario che combatte contro forze sovrannaturali. La serie ha ricevuto lodi per la sua animazione e per la rappresentazione di Yasuke come un eroe afro-giapponese. Yasuke ha anche ispirato il famoso anime Afro Samurai, che sebbene non sia una rappresentazione diretta della sua storia, trae ispirazione dalla sua figura come samurai nero in un contesto giapponese.

Yasuke

Yasuke / Netflix


Videogiochi


Yasuke appare in vari videogiochi, tra cui Nioh, un gioco di ruolo d’azione ambientato nel Giappone feudale, dove il personaggio di Yasuke è un combattente potente e rispettato che prende il nome di “Samurai d’ossidiana“. Yasuke il samurai tornerà di nuovo nel mondo dei videogiochi: sarà uno dei due protagonisti principali del prossimo gioco Assassin’s Creed: Shadows, in uscita a novembre. In questo contesto, la sua figura viene utilizzata per esplorare temi di diversità e interculturalità, oltre a inserirlo in una trama di azione e avventura. Sarà infatti uno dei due personaggi giocabili all’interno del gioco, dotato di pesante armatura da samurai e una storia che, speriamo, darà diversi spunti sul suo reale passato.

Assassin's Creed Shadows

Assassin’s Creed Shadows


Il valore di Yasuke oggi


Yasuke rappresenta un esempio straordinario di come le culture possano intersecarsi in modi inaspettati e profondi. La sua vita, da schiavo africano a samurai giapponese, è una testimonianza delle possibilità illimitate dell’esperienza umana e del potere delle storie di superare i confini culturali e temporali. La sua figura continua a ispirare e affascinare, dimostrando che le leggende possono nascere anche nei luoghi più inaspettati.

L’influenza di Yasuke nella cultura popolare moderna sottolinea l’importanza della diversità e della rappresentazione. Le sue storie, che attraversano secoli e continenti, ci ricordano che l’umanità è arricchita dalla varietà delle esperienze e delle prospettive. Yasuke non è solo un simbolo di un’epoca passata, ma anche una figura che continua a ispirare e a insegnarci l’importanza di abbracciare il diverso e di trovare forza nell’unità.

Yasuke è più di una semplice figura storica; è un ponte tra culture, un esempio di resilienza e adattabilità, e un’icona di come il coraggio e la determinazione possano trasformare il corso della storia. La sua leggenda vive, pronta a essere scoperta e celebrata dalle nuove generazioni. Seppur tramite media diversi, la storia si adatta portando personaggi iconici alla portata di tutti.

Se siete incuriositi dal nuovo Assassin’s Creed: Shadows  e in particolare dalla protagonista Naoe, potete recuperare il nostro approfondimento sulla figura dei ninja.

Cresciuto sulle ginocchia di papà davanti a Turok e Tomb Raider. Ambizioso sognatore, promotore di storie. Grazie ai videogiochi ho vissuto milioni di vite. Grazie a manga e anime ne sono stato spettatore.

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