Milla Jovovich e Dave Bautista in un viaggio tra fantasy e horror post-apocalittico in In The Lost Lands

Dal creatore di Game of Thrones
Dopo cinque anni di assenza dal grande schermo, il regista Paul W.S. Anderson torna con In The Lost Lands, un nuovo film che sembra fondere elementi fantasy, horror e fantascienza. I protagonisti sono due volti ben noti al pubblico: Milla Jovovich, musa del regista e protagonista della prima saga live action di Resident Evil, e Dave Bautista, attore e wrestler già visto nei panni di Drax nei film del Marvel Cinematic Universe.
Il film è tratto da un racconto breve di George R.R. Martin, celebre autore de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, e si preannuncia come un’opera ricca di contaminazioni tra generi diversi. Le prime immagini rilasciate mostrano un’atmosfera che richiama le desolazioni di Mad Max, un’estetica che strizza l’occhio allo stile visivo di Zack Snyder, elementi western e un tocco di orrore con creature minacciose. Il tutto si inserisce in un mondo dominato dalla magia e dalle forze oscure.
La sceneggiatura di In The Lost Lands è stata scritta dallo stesso Anderson in collaborazione con Constantin Werner. La storia segue le vicende di Gray Alys (interpretata da Milla Jovovich), una potente e temuta strega incaricata da una regina di esplorare le misteriose Lost Lands, una terra spettrale in cui si cela un potere magico ambito da molti. Ad accompagnarla nella missione c’è Boyce (Dave Bautista), un viaggiatore solitario con cui dovrà affrontare pericoli sovrannaturali e battaglie contro uomini e demoni.
L’approccio visivo e narrativo di Anderson punta a creare un’avventura spettacolare, ambientata in un paesaggio infernale e suggestivo. Se la combinazione di generi e l’adattamento di una storia di Martin riusciranno a conquistare il pubblico, però, lo scopriremo con l’uscita del film.
Appassionata di scrittura ed innamorata della cultura giapponese, trovo ispirazione sia nei racconti in cui mi immergo sia nei videogiochi che esploro. Attraverso manga, anime e la ricca tradizione artistica del Giappone, coltivo la mia creatività e la mia curiosità per mondi nuovi e avvincenti.