Princess Peach: Showtime! Impressioni a caldo sulla Demo

Princess Peach: Showtime!

Nel nuovo titolo di casa Nintendo, torniamo a vestire i panni della principessa Peach, che torna alle luci della ribalta dopo quasi vent’anni dall’uscita di Super Princess Peach.

La notizia dell’uscita della Demo ha fatto drizzare le antenne a tutti i fan della grande N, che da Settembre ci stuzzica con questo nuovo titolo in cui vestiremo i panni dell’iconica principessa del Regno dei Funghi. Dopo aver provato la Demo, eccoci qua con le nostre impressioni a caldo, un po’ come abbiamo fatto per Sand Land.


Lo spettacolo sta per cominciare


Princess Peach: Showtime!
Peach mentre utilizza lo Splendore. Nintendo

Princess Peach: Showtime! ci porta lontani dalle solite avventure a cui siamo abituati nel Regno dei Funghi: le avventure della Principessa Peach si svolgeranno infatti all’interno del Teatro Splendente, in cui la nostra principessa si recherà per godersi uno spettacolo insieme a due Toad. Il luogo, gestito dagli Splendì, è un regno che si fonda interamente sulla produzione di opere teatrali, cui gli Splendì partecipano in ogni aspetto e dedicano tutte le loro energie.

Purtroppo alla principessa non sarà concesso di godersi in santa pace lo spettacolo, dato che la perfida Strega Uva Spina insieme alla sua Compagnia dei Mostri decide di prendere possesso del teatro e accaparrarsi le luci della ribalta. Trovatasi intrappolata all’interno del teatro in balia di Uva Spina, Peach si imbatterà in Stella, un fiocco parlante che si presenta alla principessa come la Fata dello Splendore protettrice del teatro.

Proprio attraverso lo Splendore, la magia che anima il mondo degli Splendì, Peach e Stella si getteranno all’avventura entrando nelle produzioni teatrali degli Splendì rovinate da Uva Spina e i suoi mostri per riportare l’ordine e diventare le vere stelle del Teatro Splendore.


Le luci della ribalta


Il Gameplay della Demo di Princess Peach: Showtime!, oltre a mostrarci il preludio dell’avventura di Peach e Stella, ci consente di prendere parte a due spettacoli, che costituiscono i vari Stage nel gioco.

Inizialmente, il gioco consisterà principalmente nell’utilizzo dell’abilità base di Peach all’interno di gioco: Lo Splendore. Stella infatti donerà i suoi poteri a Peach trasformandosi in un fiocco posto sui capelli della principessa, attraverso cui peach potrà interagire con il mondo Splendì utilizzando lo Splendore. In maniera simile alla dinamica di Mario e Cappy in Super Mario Odyssey, Peach potrà lanciare stella per sconfiggere i Mostri, risollevare il morale degli Splendì e interagire con elementi di gioco per riportare all’ordine lo scenario e ottenere monete e Stelle dello Splendore.


En Garde!


Il primo spettacolo cui prenderemo parte sarà quello della Spadaccina, in cui ci troveremo (ironicamente) a dover salvare il castello da una malvagia pianta della Strega Uva Spina. Il livello si svilupperà come un Platform a scorrimento orizzontale, in cui per la prima parte impareremo ad utilizzare lo Splendore. Ad un certo punto però ci imbatteremo nello Splendore della Spadaccina, che consentirà a Peach di trasformarsi in Peach Spadaccina. Nei panni di Peach Spadaccina ci faremo poi largo tra le orde della Compagnia dei Mostri a colpi di Fioretto, in un’atmosfera che richiama il mondo “Cappa e Spada” de I Tre Moschettieri.

Ma non è tutto. Le dinamiche di schivata dei colpi nemici e di contrattacco, visivamente ricordano anche lo spettacolo teatrale Cyrano de Bergerac, famoso per i volteggi e le acrobazie durante i combattimenti a fil di spada del protagonista Cyrano. Queste dinamiche saranno utili tanto con i nemici comuni quanto con il Boss, che ci attaccherà con i suoi rovi che dovremo schivare e contrattaccare.

Princess Peach: Showtime!
Peach Spadaccina non fa prigionieri. Occhio, Bowser! Nintendo

Cooking Peach


Il secondo livello giocabile della Demo è quello della Pasticciera, in cui ci ritroveremo nel setting di un villaggio intento a fare i preparativi per la “Festa dei Dolci”. Disturbati da altri mostri, toccherà a Peach risolvere la situazione mettendosi nei Panni di Peach Pasticciera, cui spetterà il compito di preparare i dolci per il Festival. In questo caso il gioco passa dal Platform a scorrimento a un mix di Puzzle Game e Cooking Simulator, in maniera simile a un altro grande successo di casa Nintendo, Cooking Mama. Nel primo stage ci troveremo a dover cucinare dei biscotti stando attenti a non bruciarne il contenuto, premendo al momento giusto il tasto A della nostra Switch.

Nel secondo stage, di nuovo in maniera molto ironica, alla Principessa sarà chiesto di preparare le decorazioni delle torte, dall’alto di un’altalena con cui dovremo spostarci per far cadere la glassa nella maniera corretta. In entrambi i casi le prove saranno a tempo e, in tutta onestà, ottenere tutte le Stelle dello Splendore è più difficile di quanto ci si possa aspettare


Dietro le Quinte


Princess Peach: Showtime!
Phantom Peach, here to “Take Your Heart”!. Nintendo

Da quanto è possibile riscontrare nella Demo, Princess Peach: Showtime! si preannuncia come un gioco estremamente variegato a livello di Gameplay. Per quanto ogni Stage abbia un numero finito di azioni possibili, ciascuno Stage si presenta come estremamente diverso dal precedente. Solo guardando il trailer del gameplay, presente alla fine della Demo, è lecito supporre che ci saranno delle sezioni di videogioco che diventeranno Hack n’Slash, Puzzle-Mystery  alla Professor Layton e addirittura Musicale. Oltre a questo, interessante notare le numerose reference a generi videoludici o cinematografici nel trailer. In particolar modo, segnaliamo Peach nei panni di una Ladra Mascherata (nella versione inglese è chiamata Dashing Thief Peach). Non possiamo che vederla come una strizzata d’occhio ai Phantom Thieves di Persona 5, con cui Nintendo ha uno stretto rapporto dai tempi del Reveal Trailer di Joker in Super Smash Bros: Ultimate, avvenuto durante i Game Awards 2018.

Oltre a questo, il level design è molto curato nel trasporre nello “Stile Mario” i generi e le tematiche del Teatro, che sicuramente anche grazie ad Unreal Engine 4 consente delle transizioni molto fluide e che sembrano davvero uscite da una scenografia mobile di un vero palcoscenico. A questo proposito menzione d’onore alle Pose, che si possono attivare in alcuni luoghi specifici delle mappe di gioco. Queste ci consentiranno di sbloccare scenari aggiuntivi e sbloccare altre Stelle dello Splendore, ma la cosa davvero notevole sono le transizioni tramite cui arriveremo agli scenari, che richiamano i sistemi di botole e meccanismi tipici del Teatro Europeo Moderno, così come anche del teatro Kabuki Giapponese.


Showtime!


Se si dovesse trovare una pecca a Princess Peach: Showtime! sulla base della Demo, sarebbe forse nella difficoltà, non troppo alta. Ciononostante, sappiamo bene che nel caso di Nintendo questo non è sempre sinonimo di un videogioco non divertente. Se da un lato forse manca l’aspetto della “sfida al gioco”, indubbiamente L’avventura teatrale della Principessa Peach è molto interessante. Nella sua varietà di tipologie di gioco e in una trama semplice ma coinvolgente, classica nei videogiochi del mondo di Super Mario, Princess Peach: Showtime si prospetta come un gioco che non deluderà le aspettative. Inoltre, la ripresa di un ruolo da protagonista per Peach, cosa forse in parte dovuta al successo della sua resa nel film di Super Mario uscito un anno fa, è una bella ventata d’aria fresca nelle avventure a tema Regno dei Funghi, una nuova prospettiva che pensiamo potrà dare nuova vita al franchise.

#INBREVE

Le nostre Impressioni sulla Demo di Princess Peach: Showtime!

Un gameplay che si prospetta variegato, per la presenza di molteplici tipologie di gioco all’interno dello stesso titolo; Riferimenti al mondo del teatro, ambientazioni curate e simpatiche. Dalla demo di Princess Peach: Showdown! possiamo aspettarci un titolo interessante, da tenere sicuramente d’occhio.

Classe ‘98, Filippo Recaneschi si occupa di Giappone e di videogiochi. Crede nell’informazione e combatte gli stereotipi del Giappone “pop”, analizzando i videogiochi giapponesi con occhio critico.

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