Sandcastle, graphic novel sinestetica
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Una storia di vendetta e riscatto. Le vicende dei fratelli Amato, accompagnate dalla sinfonia di una colonna sonora originale, ci immergeranno nei loschi intrighi della malavita italo-americana.
La graphic novel Sandcastle è un progetto originale che vuole unire due forme d’arte: il disegno e la musica. Nasce infatti dalla collaborazione tra la rock band italiana Mardi Gras e degli illustratori ed autori Sante Sabbatini, Francesco Braida e Filippo Novelli. Un progetto che ci porta nelle strade di New Jersey City, tra misteri e criminalità organizzata, attraverso la vita di due fratelli – Cecilia e Nicholas- rimasti orfani dei genitori.
Nelle strade di Jersey City
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Locali notturni e vetrine glamour: ci troviamo nella città di New Jersey city. Qui vive la famiglia protagonista della graphic novel Sandcastle, o almeno quel che ne è rimasto. Cecilia e Nicholas, infatti, sono due giovani ragazzi rimasti orfani di entrambi i genitori, morti in un incidente stradale che ha coinvolto anche la giovane Cecilia.
Questa tragica dinamica ha cambiato per sempre le vite dei nostri protagonisti.
Sin da piccoli, infatti, sono costretti a mantenersi e a vivere da soli; Cecilia cerca di fare vari lavoretti per arrivare a fine mese e per permettere a Nicholas di frequentare un liceo prestigioso. Assumendo il ruolo di una mamma per il suo fratellino, Cecilia ha dovuto rinunciare ai suoi studi e alla sua adolescenza, costretta a crescere ad un passo più veloce del normale.
Ma mentre le preoccupazioni di Cecilia riguardano l’affitto e le bollette, Nicholas si deve occupare della sua vita al liceo. Il ragazzo è molto sveglio e brillante, ma purtroppo viene costantemente preso di mira dai bulli della scuola. Si aggiunge all’equazione anche l’ingombrante presenza di Don Natale Caruso, conosciuto anche come Zio Nat. Uno dei boss di Jersey City, affiliato alla Mob, la mafia americana. Arrivista speculatore edilizio, gestisce enormi quantità di denaro grazie al suo giro di bische clandestine.
Lo Zio Nat è il proprietario dell’appartamento di Cecilia e Nicholas. Il vecchio mafioso, però, decide di accogliere i due giovani sotto la sua ala e la sua protezione, offrendogli alloggio nella sua lussuosa casa e permettendogli una vita di lusso e senza alcuna preoccupazione.
Ma i due giovani, senza delle figure genitoriali, rischiano ben presto di perdere la bussola morale e di farsi incastrare nel mondo della violenza della malavita italo-americana.
Una nuova vita perfetta?
Quello che Sandcastle ci mostra è, di fatto, il declino morale e psicologico dei protagonisti, in particolare del giovane Nicholas. Affascinati e catturati dal potere e dal lusso che offre Zio Nat, i due ragazzi finiscono per esserne risucchiati. Nicholas è sveglio e intelligente e ben presto inizia a diventare uno stretto consulente di Zio Nat. Acquisisce confidenza e sicurezza, accecato dalla brama di potere e controllo. Dall’alto del suo privilegio cercherà subito di vendicarsi dei bulli che lo hanno perseguitato per anni e di inserirsi all’interno dei progetti del vecchio leader mafioso.
Pronto a guadagnarsi un posto nel mondo, Nicholas sceglie però la strada sbagliata. In mancanza di una sana guida e di un esempio, quale potevano essere i suoi genitori, il giovane ragazzo si lascia andare alla vita che Zio Nat gli offre su un piatto d’argento.
Cecilia, invece, vive serena dietro alla scintillante patina della sua nuova vita. Di giorno lavora alla Boutique di Grove Street, assieme alla sua nuova amica Martina Vespucci, grande amante della musica. Grazie alla sua amicizia con Martina, Cecilia riesce a sbloccarsi e a togliersi dalle spalle una vita di responsabilità e tormenti.
Insomma, una vita da sogno. Ma ben presto l’idillio si spezzerà, mostrando tutte le debolezze e le fragilità dei due fratelli e riportando alla luce vecchie ombre del passato.
C’è un velo di mistero che aleggia sul fatidico incidente che ha coinvolto i loro genitori e la stessa Cecilia. Le dinamiche continuano a lasciare un pesante dubbio che porta il lettore a chiedersi: è stato un incidente casuale o un tentato omicidio?
Tra musica e parole
Sandcastle è una graphic novel sinestetica. Il progetto, infatti, nasce per accompagnare le note della rock band italiana Mardi Gras. Nata nel 2006 con l’uscita del loro primo album Drops Made, prendono il nome dall’ultimo album dei Creedence Clearwater Revival, oltre a fare riferimento al famoso Carnevale di New Orleans.
Sandcastle è il loro quarto album, uscito alla fine del 2024 per l’etichetta Underground Symphony. Il concept album è basato proprio sul soggetto originale scritto da Sante Sabbatini, Francesco Braida e Filippo Novelli. L’album ha ottenuto un grande successo di critica e pubblico tanto da essere disco dell’anno per i lettori di Onda Rock. Un album a tinte forti per una storia ambientata nel New Jersey degli anni 80.
«Un’intrigante miscela di pop, rock, soul, con qualcosa che rimanda al country irlandese e al grunge. Vi manda in confusione? Non deve, anche perché il tutto è presentato in modo invitante, con riff accattivanti e messaggi potenti nei loro testi che arrivano dritti all’anima»
È questa la descrizione della musica dei Mardi Gras, caratterizzata un’eterogenea miscela di musica e colori. Prendendo ispirazione dai cantautori americani, irlandesi ed inglesi, la band romana è riuscita a trovare la propria ispirazione per plasmare la propria identità.
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Così. la graphic novel Sandcastle diventa un’opera a tutto tondo, una lettura che può essere accompagnata dalle note e dalle parole dell’omonimo album della band. Otto tracce che permettono un’esperienza immersiva e sinfonica, amplificando la tensione e le emozioni che il fumetto ci racconta attraverso parole e immagini.
La calda e graffiante voce della cantante dei Mardi Gras racconta storie e tormenti, dedica ogni nota ad una narrazione che va oltre il semplice racconto e cerca di creare una brillante cornice interpretativa al fumetto.
Stile e disegno
Nonostante la creatività dietro all’esperimento di unire musica e arte visiva, la realizzazione di Sandcastle conta comunque qualche difetto nel suo insieme.
Lo stile di disegno e il tratto non sono dettagliati e alcune tavole mancano di una visione d’insieme armoniosa. Mentre le immagini della città o dei paesaggi rispecchiano bene l’ambientazione dell’opera, mantenendo uno stile non molto preciso ma che può funzionare, manca uno studio più attento nei confronti del design dei personaggi.
Questa mancanza è in parte dovuta alla loro caratterizzazione superficiale, in parte al fatto che alcuni di loro ricalcano – volutamente – degli stereotipi di vario genere (come lo Zio Nat, stereotipo del mafioso italo-americano). Mancando di una raffigurazione più semplice ma incisiva, che renda riconoscibile e caratteristico lo stile del fumetto, la graphic novel Sandcastle non riesce a raggiungere e colpire in pieno il lettore.
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I fondali delle scene in cui avvengono le conversazioni tra due o più personaggi sono poco dettagliati e a tratti scarni, ne risulta un appiattimento grafico dei protagonisti presenti sulla scena, che quindi mancano di plasticità e dinamismo.
Sicuramente, però, una scelta interessante è l’uso dei colori e delle sfumature per comunicare meglio il clima dell’ambientazione e le emozioni dei personaggi.
Ad esempio, l’uso del blu nelle scene più tristi o di pathos, il rosso nel momento di pericolo e di tensione. Una palette di colori che cambia da una scena all’altra sfruttata per rendere l’ambientazione più incisiva dal punto di vista emotivo e visivo.
Un altro dettaglio che rischia di appiattire la narrazione è la scelta di descrivere i personaggi, fisicamente e caratterialmente, attraverso una narrazione esterna. La presentazione dei personaggi risulta eccessivamente didascalica. D’altro canto sarebbe stato sufficiente lasciar parlare le loro le azioni per approfondire la loro psicologia. In questo modo il lettore ha una maggiore libertà interpretativa.
Ma, lasciando da parte i dettagli, Sandcastle sicuramente vi regalerà l’occasione di vivere un’esperienza a tutto tondo, unendo la lettura alle melodie dei Mardi Gras, grazie ad una collaborazione unica, originale e creativa.
#INBREVE
Tra musica e disegno
Sandcastle prova ad unire due forme d’arte e due media diversi in un’unica opera. Nel raccontarci la storia di Cecilia e Nicholas cerca di regalarci una cornice musicale, tra le note e i testi dei Mardi Gras, rock band italiana dalle sfumature folck e cantautorali. Un esperimento interessate che cerca di creare una sinergia in grado di dare una nuova sfumatura alle immagini del fumetto.