Surgent Studios: la compagnia annuncia licenziamenti in arrivo
Gli sviluppatori di Tales Of Kenzera: Zau lo riportano in un comunicato su X/Twitter
Surgent Studios ha annunciato il licenziamento di oltre una dozzina di professionisti. L’amarezza della notizia segue, di pochi mesi, l’accoglienza positiva della loro ultima fatica uscita ad aprile, Tales of Kenzera: Zau.
La compagnia non ha addotto alcuna motivazione, dietro questa scelta. Piuttosto, si è detta concentrata a supportare il personale, purtroppo, vittima di tale evento, nonché a continuare i lavori per Tales of Kenzera: Zau e i progetti futuri.
— Surgent Studios | ZAU OUT NOW (@surgentstudios) July 2, 2024
Surgent Studios, tra l’altro, non manca di sottolineare, ancora, la grande situazione di crisi che attraversa il mercato da ormai troppo tempo.
Il CEO dell’azienda, Abubakar Salim, ha rilasciato, a sua volta, un comunicato rispetto a questa decisione. Salim ha ringraziato per il lavoro svolto negli ultimi quattro anni, dichiarando il suo rammarico e dispiacere rispetto i licenziamenti in arrivo.
Thank you so much to those who have checked in. This hurts deeply. This isn’t the news I wanted to share today.
I am so proud of what the team have acheieved over the course of these 4 years. When things got tough, every one of them stood so strong, it was inspiring.
So to be… https://t.co/Q0C7H5udvv
— Abubakar Salim (@Abzybabzy) July 2, 2024
Ora Surgent Studios, domani?
Naturalmente, la nostra speranza è che termini definitivamente questa lunga scia di licenziamenti e tagli al personale, che non fanno altro che portare sfiducia a dei livelli mai visti prima, o, quantomeno, negli ultimi anni.
Il gioco rilasciato dal team di Surgent Studios, cioè Tales of Kenzera: Zau, ha ricevuto un’accoglienza tutto sommato positiva dalla critica, come testimoniato da Metacritic.
Nonostante questo, anche oggi non manca la solita notizia infausta su tali argomenti, corredata dalle parole degli studi e dei rispettivi CEO. Non serve nemmeno una memoria di ferro, per ricordare che neanche le aziende protagoniste del mercato sono fuori dal discorso.
Microsoft, Behaviour Interactive, Twitch, Square Enix, Unity, Sony. Nessuna di queste ha fatto sconti, e chissà quando, finalmente, potremo dire di essere agli sgoccioli di una situazione davvero critica.
Classe '92 senza esserne pienamente consapevole, mi nutro di videogiochi, fumetti e prodotti video sin da quando ho memoria. Dato che non finirò tanto presto, perché non discuterne?