The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, recensione del capolavoro Nintendo
Nintendo riesce a reinventare l’open world ancora una volta, tra verticalità e immaginazione senza confini.
Hyrule più nuova che mai
Uscito il 12 maggio 2023, The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom (il tanto atteso seguito di Breath of the Wild) prosegue l’intreccio narrativo lasciato dal suo predecessore nella rinomata saga, offrendo maggiori spazi alla creatività e un ritorno alle antiche tradizioni dei giochi classici – è il caso di labirinti e boss iconici. Link si ritrova con un nuovo arto che gli consente di utilizzare nuove abilità zonau e una rinnovata Tavoletta Sheikah, a cui sono state tolte le precedenti abilità, sostituite, appunto, dal nuovo braccio. Il compito dell’eroe, come sempre, sarà fermare Ganondorf e ritrovare la principessa Zelda perduta.
Tutto ciò che è stato affrontato in Breath of the Wild viene qui abbandonato, lasciando spazio alla tecnologia zonau e alle nuove meccaniche. Non si sa nulla sul destino dei precedenti sacrari e colossi sacri (sebbene ci siano varie ipotesi in merito), ma grazie alle nuove isole volanti avremo a disposizione una seconda mappa da esplorare. Anche Hyrule sarà completamente rinnovata, e, nonostante la sensazione di nostalgia e familiarità, l’esplorazione è un’esperienza del tutto nuova, con ambientazioni rinnovate, modificate o addirittura rase al suolo. Questo ci permetterà di riscoprire i luoghi che conoscevamo, trovando qualcosa di completamente diverso.
Ganondorf, risvegliatosi dal suo sonno sotto il castello, profanerà la leggendaria Spada Suprema, corrompendola e diffondendo miasma in tutto il regno di Hyrule. Il contatto con questa sinistra melma oscura ridurrà temporaneamente il massimo dei cuori disponibili. Nel bel mezzo di questa catastrofe, Zelda, misteriosamente scomparsa, comunicherà a Link di cercarla, lasciando al nostro eroe il compito di scoprire come farlo. Con l’aiuto di vecchi e nuovi alleati, tra le avventure di Breath of the Wild e quelle di Tears of the Kingdom sono trascorsi due, tre anni, perciò ci troveremo a esplorare i cambiamenti che si sono verificati durante questo lasso di tempo.
Il nuovo capitolo della serie ci fa realizzare come Nintendo riesca a creare gioielli anche con una console le cui prestazioni non sono sicuramente all’altezza del 2023, fino a competere e persino superare alcune produzioni tripla A degli ultimi cinque anni.
Un gameplay rinnovato grazie alle nuove abilità
In Tears of the Kingdom, le abilità di Link appaiono completamente rivitalizzate, con l’eliminazione delle bombe ancestrali e il ritorno dei fiori bomba. Il calamitron e lo stasys sono stati sostituiti e rielaborati, mentre la tavoletta si è trasformata in un dispositivo che accompagna Link nell’avventura, fornendo informazioni, una mappa e un compendio. Questo lascia spazio al nuovo braccio sinistro, che conferisce a Link abilità uniche per esplorare i dungeon, combattere e affrontare i pericoli che incontrerà.
Le quattro principali abilità sono:
1. Ascensus: permette a Link di muoversi verticalmente, superando tetti (se le condizioni lo consentono).
2. Compositor: offre la possibilità di fondere armi e scudi con materiali diversi per modificare la potenza e le caratteristiche dell’equipaggiamento.
3. Ultramano: una rielaborazione del vecchio calamitron. Ora non siamo più limitati agli oggetti di metallo e possiamo “collegare” tra loro varie strutture, macchinari e altro ancora per creare ciò che desideriamo, stimolando la nostra immaginazione.
4. Reverto: sostituisce lo stasys e funziona in modo completamente diverso. Invece di bloccare un oggetto nel tempo, lo riporterà indietro lungo il percorso che ha effettuato. Questa abilità sarà utile sia per risolvere enigmi che per il combattimento, ad esempio rimandando sassi al mittente o risalendo pezzi di isole volanti per raggiungere altezze elevate.
Il compositor può essere utilizzato anche con le frecce, aprendo nuove possibilità nel loro uso. Ad esempio, è possibile combinare la freccia con una gelatina di ghiaccio per trasformarla in elementale o collegare un fiore bomba per crearne una esplosiva.
La tecnologia sorprendente degli Zonau
Gli Zonau, depositari di una tecnologia avanzata, ci offrono la possibilità di creare macchinari e veicoli che facilitano i nostri spostamenti tra le isole e nel regno di Hyrule. Grazie all’Ultramano, possiamo collegare diverse componenti per costruire una barca con turbine per attraversare laghi o un aliante armato di cannoni per combattere i nemici. L’unico limite è la nostra immaginazione, poiché i dispositivi sono di vario genere e offrono opportunità diverse. Questo sistema trova ampio impiego nei nuovi santuari, dove risolvere enigmi sfruttando la fisica e la nostra inventiva diventa fondamentale. Non esistono metodi predefiniti per completare i rompicapi, ma il gioco ci fornisce elementi e indizi per sperimentare uno dei molteplici approcci possibili.
Tutto ciò è reso possibile dalle batterie che alimentano le nostre creazioni per un periodo di tempo limitato. È possibile potenziarle fino ad aumentarne il numero grazie al nuovo minerale chiamato “Zonaio“. Per ottenere i dispositivi, si utilizza un Gashapon, un meccanismo che, mediante l’inserimento di sfere di energia, ci permette di ottenere capsule: una volta aperte, non possono essere più richiuse.
Questa nuova modalità di spostamento, sia orizzontale che verticale, amplifica notevolmente i movimenti di Link. Ora possiamo attraversare il miasma senza subire effetti negativi o scalare montagne senza fatica.
Hyrule divisa in tre: Cielo, Terra e Profondità
Esplorando la vastità di Hyrule, ci troviamo di fronte a due nuove dimensioni che si aprono di fronte a noi: il cielo e le profondità. La mappa celeste abbraccia le isole fluttuanti, collegate da santuari che ci consentono di spostarci tra di esse, mentre i gashapon sono presenti esclusivamente in questo regno. I soldati Zonau, incaricati di difendere le isole, si scontrano con i mostri al servizio di Ganondorf, portando l’azione a nuovi livelli di intensità.
Le possibilità offerte dal cielo sono uniche rispetto alle altre regioni, con un sistema di trasporto e strutture esclusive alle isole. Nintendo ha saputo conferire un’identità distintiva a ogni luogo, distribuendo in modo equilibrato le isole e creando un’esperienza avvincente e variegata.
La mappa terrestre, come anticipato, ha subìto notevoli cambiamenti su gran parte della sua superficie. Le caverne, i nuovi nemici, le orde, i draghi a tre teste, i dungeon e le sfide delle nuove torri topografiche, che differiscono dall’utilizzo delle torri Sheikah, ci catapultano in cielo per raggiungere distanze maggiori. Un elemento insolito che compare sulla superficie sono i glifi, che raccontano ricordi simili a quelli del gioco precedente. Lungo la mappa, troveremo stazioni di materiali utili per costruire i nostri macchinari (da combinare con gli elementi Zonau) e incontreremo vari personaggi che chiederanno il nostro aiuto in cambio di ricompense, rendendo il nostro viaggio avvincente e ricco di avventure.
Le profondità rappresentano una nuova regione che si estende sotto tutta Hyrule, immergendoci nell’oscurità totale. Grazie a semi luminosi che possiamo posizionare utilizzando frecce o lanciandoli, illuminiamo le zone circostanti. Qui troviamo nemici avvolti dal miasma, presente in gran parte della superficie, che ci obbliga a spostarci utilizzando veicoli da noi costruiti, grazie alle stazioni abbondanti di dispositivi Zonau. Al posto dei santuari, incontriamo radici che ci permettono di illuminare permanentemente l’area e sbloccare punti di teletrasporto. Come già noto, il miasma limita il numero massimo di cuori disponibili, ma grazie a determinati ingredienti possiamo contrastare questo effetto negativo.
Un sistema di drop migliorato su tutti i fronti
Il sistema di acquisizione e i tesori disponibili durante il gioco sono nettamente migliorati, offrendo una varietà di opzioni grazie all’uso diversificato dei materiali. Ora i mostri e le casse sparse nel mondo di gioco ci forniranno una gamma più ampia di materiali per potenziare il nostro equipaggiamento. Ad esempio, potremo applicare un artiglio di Hinox a uno scudo per aumentare la nostra difesa. Le parti di mostri, insieme ai nuovi insetti e animali, ci consentiranno di creare pozioni innovative che offrono abilità temporanee, come una migliore presa su pareti bagnate o la capacità di emettere luce per esplorare agevolmente le zone sotterranee.
All’interno delle casse, oltre ai minerali e alle armi di routine, troveremo mappe, materiali, sfere Zonau e molto altro che sarà di grande utilità. Ora avremo bisogno di un maggior numero di materiali, soprattutto per creare frecce elementali, poiché dovremo fondere un frutto igneo per infuocare i nostri nemici con l’arco. Il gioco riesce a sfruttare appieno tutte queste nuove meccaniche, creando un problema che prima non esisteva e fornendo una soluzione tramite le nuove funzionalità.
I nuovi nemici robotici nel cielo ci lasceranno potenziamenti e armi provenienti dal mondo Zonau, oltre alle sfere di energia necessarie per i gashapon. Saranno di importanza estrema per poter utilizzare i macchinari durante il nostro viaggio.
Un compartimento sonoro degno della saga
L’esperienza di gioco è così vasta che sembra un sogno ad occhi aperti, rendendolo confacente al titolo di Game of the Year. Durante le nostre esplorazioni, saremo accompagnati da musiche degne del nome della serie, grazie al lavoro magistrale dei compositori Manaka Kataoka, Maasa Miyoshi, Masato Ohashi e Tsukasa Usui. Finalmente, non saremo limitati a poche note di piano durante le nostre imprese, e ciò si fa particolarmente notare durante gli incontri con i boss e nelle tre diverse mappe.
Anche se, come in Breath of the Wild, Koji Kondo non ha partecipato alla composizione delle diverse colonne sonore del gioco, ciò non pregiudica assolutamente la qualità dell’esperienza.
Potete acquistare il gioco direttamente sul sito Nintendo o Amazon. Rimanendo a tema Nintendo, siete a conoscenza del nuovo progetto di Game Freak? La software house Game Freak, creatrice dei giochi Pokemon, annuncia il nuovo franchise Bloom Game.
#INBREVE
THE LEGEND OF ZELDA: TEARS OF THE KINGDOM: UN CAPOLAVORO SEQUEL DI UN CAPOLAVORO
In modo sorprendente, Nintendo continua a ridefinire il concetto di open world sandbox con le nuove meccaniche di creazione e crafting dell’equipaggiamento. Non delude affatto la presenza di tre mappe ben strutturate e ricche di attività da svolgere, sia nelle missioni principali che in quelle secondarie, le quali sono all’altezza delle aspettative associate al nome The Legend of Zelda. I nuovi poteri conferiti a Link offrono la possibilità di esplorare Hyrule da una prospettiva completamente diversa. Muoversi grazie alla tecnologia zonau diventa un’esperienza unica e divertente, mentre i nemici variegati e diversificati danno vita e popolano le diverse regioni del gioco, a differenza del precedente capitolo (in cui eravamo limitati a una decina di tipologie di nemici). La gioia di giocare e scoprire nuove cose non finisce mai, grazie alla libertà offerta dal gioco che ci consente di fare le nostre scelte nel proseguire lungo la trama principale, nel potenziarci o nello sbloccare i sacrari nell’ordine che preferiamo.